venerdì 24 settembre 2010

Da Tempi - Il Papa e il suo viaggio in Gran Bretagna

Benedetto XVI apprezzato persino dalla Bbc

La tv inglese realizza filmati pieni di solennità e affetto. In tre giorni, nei media inglesi, il papa "orco" diventa un uomo degno di rispetto. La sua presenza e i suoi discorsi sopiscono anche la polemica sulla pedofilia

di Benedetta Frigerio

La violenza preceduta al viaggio di Benedetto XVI nel Regno Unito si è convertita in rispetto curioso già dal primo giorno del suo arrivo. I più feroci attacchi erano giunti dai media. Con copertine che dipingevano il Pontefice come un orco. Con intellettuali che ne volevano l'arresto. Con parole usate per apostrofarlo che rasentavano l'indecenza. Quegli stessi media dopo l'arrivo del Papa devono essersi sentiti spaesati. Non riuscivano più a metterlo in quel vecchio format. Quell'uomo andava di giorno in giorno contro i loro schemi. Allora hanno solo descritto. Hanno cercato di prendere atto di quanto accadeva.

Cosa ne è uscito? Non c'è stato servizio né articolo di punta da cui non trasparisse almeno il rispetto, se non la commozione per la carità dipinta sul volto di Benedetto XVI e lo stupore per le sue movenze, di una tranquillità e forza disarmanti. La sorpresa è stata quella di vedere un uomo come tutti, che mai ha accontentato l'audience per placare le polemiche: davanti agli anglicani, in cui poteva trovare il miglior appoggio, non ha nascosto i problemi che ci sono (preti, donne o gay, accolti nella Chiesa anglicana), ma ha ribadito che serve l'unità di fronte ad una società che vuole ridurre la religione a fatto privato; ha dribblato finemente il tentativo di essere trattato da star religiosa dagli organizzatori dell'incontro con gli studenti cattolici del Saint Mary's College, e ha chiesto loro la santità: per meno di questo avrete il successo forse, ma rimarrete degli infelici; e davanti alla platea di politici, imprenditori ed esponenti della società civile ha sottolineato perché è fondamentale per il bene, non solo dei credenti ma di tutto il paese, che la fede abbia un ruolo pubblico.

Poi ha confortato il suo gregge. Non abbiate paura del nuovo martirio moderno, ha chiesto il Papa: «Nella nostra epoca, il prezzo da pagare per la fedeltà al Vangelo non è tanto quello di essere impiccati, affogati e squartati, ma spesso implica l'essere additati come irrilevanti, ridicolizzati o fatti segno di parodia». Mentre alla beatificazione del cardinale John Henry Newman, figura che sintetizza l'importanza dell'educazione, del ruolo pubblico della religione e dell'unità fra cristiani, ha indicato ai suoi la strada per la testimonianza: «Newman insegnò che la "luce gentile" della fede ci conduce a renderci conto della verità su noi stessi, sulla nostra dignità di figli di Dio, e sul sublime destino che ci attende in cielo. Permettendo a questa luce di risplendere nei nostri cuori e abbandonandoci ad essa mediante la quotidiana unione al Signore nella preghiera e nella partecipazione ai sacramenti, diventiamo noi stessi luce per quanti ci stanno attorno; spesso, senza saperlo, attiriamo le persone più vicino al Signore ed alla sua verità. Senza la vita di preghiera, senza l'interiore trasformazione che avviene mediante la grazia dei sacramenti, non possiamo – con le parole di Newman – "irradiare Cristo"; diveniamo semplicemente un altro "cembalo squillante" in un mondo già pieno di crescente rumore e confusione, pieno di false vie che conducono solo a profondo dolore del cuore e ad illusione».

Davanti a tanto, pure la polemica sulla pedofilia si è sopita. La Bbc stessa ha mandato in onda un filmato in cui un intellettuale ateo ammette che Benedetto XVI sta facendo tutto il possibile perché le ferite siano curate. E se si guarda al sito della tv inglese si scopre qualcosa che appena una settimana fa sembrava impensabile. I filmati che descrivono la permanenza del Pontefice nel Regno Unito sono carichi di una solennità e persino di un affetto sconosciuti e prima impensabili.


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