venerdì 30 agosto 2019

Chesterton, Sheen e la prefazione...

Si parla molto del grande Fulton Sheen, spesso citato e anche largamente .

Non so se tutti conoscono questa storia, la riprendo dal nostro blog sempre con un po' di stupore perché non mi ricordavo ci fosse...

Marco Sermarini 

mercoledì 28 agosto 2019

martedì 27 agosto 2019

Nuova edizione di Piccola storia d’Inghilterra di G. K. Chesterton (in basso).

Un aforisma al giorno


Si ritiene, in modo alquanto impreciso, che tra i cattolici vi sia la convinzione che il Papa non possa sbagliarsi. In ogni caso, tra gli anticattolici c'è una convinzione ancor più solida che il Papa non poss avere ragione, il che sembra una distinzione ancora più speciale e soprannaturale. 

Gilbert Keith Chesterton, La risurrezione di Roma

I Chesterton agenti immobiliari

Forse avrete sentito parlare dell'Agenzia Immobiliare Chesterton. Ne abbiamo parlato diverse volte, ora ho raccolto qualche notizia in più per me e per voi.

Edward Chesterton, babbo di Gilbert e Cecil.
Chi ha letto l'Autobiografia, che evito ora di citare ma a cui rimando perché è molto importante per la conoscenza del nostro Gilbert, sa che suo padre Edward (per gli amici Mr. Ed) era agente immobiliare, più attratto dai suoi hobby che dal lavoro di compravendita delle case, cui peraltro si dedicava con impegno. Edward, un uomo dalla candida barba e dal portamento elegante, era socio di suo fratello Sydney Rawlins. I due condussero l'agenzia insieme, e l'avevano ereditata dal padre Arthur, che a sua volta l'aveva avuta da suo padre (nonno di Ed e Syd) Charles; quest'ultimo l'aveva fondata nel 1805 dopo essere stato agente per la Phillimore Estate.

Ad un certo punto Edward si ritirò e tutto rimase nelle mani di Sydney.

Sydney ebbe un figlio, Frank Sydney (1877 - 1916), che studiò da architetto e morì prematuramente durante la I Guerra Mondiale, sottotenente nella Royal Field Artillery, nella Battaglia della Somme, in Francia. Frank progettò uno degli edifici di Hornton Street, a poca distanza dalla casa natale del cugino Gilbert (1874-1936) che si trova su Sheffield Terrace, entrambe a Kensington.

Frank si era sposato con Nora, abitò sempre a Kensington (prima a 28 Warwick Gardens, a poca distanza dalla casa della fanciullezza di Gilbert, sita in 11 Warwick Gardens, e poi a Scarsdale Villas, entrambe vie del grande ed elegante quartiere regale) e lasciò un figlio, sir Oliver Sydney Chesterton (1913 - 2007), che rilevò la conduzione della ditta familiare e fu l'ultimo membro della famiglia Chesterton a condurla. Sir Oliver fu militare e servì l'esercito britannico nelle Irish Guards e fu decorato, divenne presidente della Woolwich Equitable e direttore della Trust Houses, del Gruppo Forte. Sposò Violet Ethel Jameson, che morì nel 2004, da cui ebbe tre figli, due maschi ed una femmina.

Oggi l'agenzia non è più della famiglia Chesterton ed è una delle più importanti di Londra. L'ufficio originario è ancora dell'agenzia, il nostro Dale Ahlquist si vanta di esserci passato davanti per caso...

Il sito dell'agenzia è questo:

www.chestertons.com

Adesso abbiamo qualche notizia in più.

Marco Sermarini

Horton Street, Kensington

lunedì 26 agosto 2019

Chesterton ad Holy Cross College con padre Michael Early.


Sarà perché avvenne in America ma di questa visita esistono molte foto ed anche racconti provenienti da più fonti. C'è anche uno dei pochissimi video e registrazioni audio di Chesterton. Trovate tutto qui.
È sempre bello condividere queste immagini, grazie agli amici americani!

Marco Sermarini

domenica 25 agosto 2019

Un aforisma in lingua originale al giorno

A thing can sometimes be too close to be seen, as, for instance, a man cannot see himself.

Gilbert Keith Chesterton, The Secret of Father Brown

Un aforisma al giorno

La vera debolezza della civilizzazione, della nostra in special modo, è espressa al meglio dicendo che si interessa più della scienza che della verità.

Gilbert Keith Chesterton , A Miscellany of men





giovedì 22 agosto 2019

Un aforisma di Hilaire Belloc al giorno

Ma se mi viene chiesto quale segno possiamo cercare per mostrare che l'avanzata della Fede è a portata di mano, risponderei con una parola che il mondo moderno ha dimenticato: persecuzione. Quando sarà al lavoro sarà mattina.

Hilaire Belloc, Survivals and New Arrivals

Rassegna stampa - La santità di Chesterton sulla stampa internazionale dopo le recenti notizie.

The Jewish Chronicle - Il vescovo respinge la richiesta di santità per G K Chesterton a causa dell'antisemitismo:

https://www.thejc.com/news/uk-news/bishop-rejects-sainthood-claim-for-g-k-chesterton-because-of-antisemitism-1.487344

Crux - Il singhiozzo di G.K. Chesterton mette in evidenza il problema di ottenere i santi laici - dice l'esperta:

https://cruxnow.com/church-in-uk-and-ireland/2019/08/06/chesterton-hiccup-highlights-trouble-in-getting-lay-saints-expert-says/

Lo stesso articolo è stato ripreso da Irish Catholic:

https://www.irishcatholic.com/g-k-chesterton-hiccup-highlights-the-trouble-in-getting-lay-saints-expert/

The Tablet - Chesterton merita di essere fatto santo, dicono i sostenitori:

https://www.thetablet.co.uk/news/11953/chesterton-deserves-to-be-made-a-saint-say-supporters

Aleteia English - Abbandonata la causa di santità di G.K. Chesterton:

https://aleteia.org/2019/08/10/g-k-chestertons-cause-for-sainthood-abandoned/


mercoledì 21 agosto 2019

Un aforisma al giorno





Gilbert Keith Chesterton, La famiglia, regno della libertà (oggi 21 Agosto 2019 al Meeting di Rimini, Pad. C5-A5).

martedì 20 agosto 2019

L’ultima foto nota di Chesterton



Questa foto è del Maggio 1936, l'ultima foto nota del nostro caro Chesterton, ed è quindi di poche settimane prima della sua morte, accaduta il 14 Giugno 1936.

È bella, vero?

Grazie agli amici americani che l'hanno ritirata fuori.

domenica 18 agosto 2019

Ann Farmer sul cosiddetto antisemitismo di Chesterton. Brava.


Ann Farmer ha scritto un libro frutto di una approfondita ricerca sulla fondatezza o meno dell'accusa di antisemitismo rivolta a Chesterton.

Il libro lo mostrammo e menzionammo anni fa quando uscì.

Conclusione: Chesterton non è mai stato antisemita.

La Farmer scrive che, nonostante il Vescovo di Northampton sostenga che questa accusa impedirebbe il procedere della sua causa di canonizzazione, l'accusa non è fondata.

Brava. Non bisogna mai avere paura della verità, e le menzogne possono essere combattute solo con la verità.

Mai avere paura del politicamente corretto, una cosa micidiale perché rivolta la realtà.

Brava.

Marco Sermarini

Cioccolata Chestertoniana Croata (CCC)... 😊👍🏽

Così si fanno le alleanze, non solo con le chiacchiere 😜...!

Letture: e se il creatore di Padre Brown diventa beato? - di Caterina Maniaci - da ACI Stampa.

Descriverebbe con una battuta fulminante, attraverso  una metafora abbagliante,  con un sublime paradosso la sua stessa situazione: essere diventato scrittore, saggista,  giornalista,  polemista in odore di santità. Per molti, anzi, già un vero santo, ma la cui ascesa agli onori degli altari  viene frenata da qualche gerarchia ecclesiastica. Fantastica materia per un romanzo dai toni deliziosamente surreali. 
Per G.K Chesterton, del resto,  tendere alla santità appartiene alla sfera dello straordinario ordinario.   Un cristiano lo dovrebbe fare per istinto,  per natura. Eppure sappiamo, e anche lui lo sapeva, quanto sia difficile. Ma per lui, proprio per lui,  questa strada verso la santità dovrebbe essere più che mai aperta. In molto hanno sempre creduto che Chesterton dovesse essere ritenuto santo. I primi passi sono stati mossi.
Il resto qui sotto:

https://www.acistampa.com/story/letture-e-se-il-creatore-di-padre-brown-diventa-beato-12033

martedì 13 agosto 2019

A Verona fuochi sono stati attizzati!

http://www.chesterton.it/gkc/Falo19.htm


All'insegna della vecchia nave ci siamo ritrovati, nonostante il caldo afoso per ricordare Chesterton e commentarne una frase.
Bevuto il Rum e mangiato il formaggio siamo tornati a valle per gustare un po' di rinfresco.

Arrivederci a tutti ed a tutti l'invito a patecipare.


Rob

lunedì 12 agosto 2019

Un aforisma al giorno

Un aforisma in lingua originale al giorno

It is the fashion to talk of institutions as cold and cramping things. The truth is that when people are in exceptionally high spirits, really wild with freedom and invention, they always must, and they always do, create institutions. When men are weary they fall into anarchy; but while they are gay and vigorous they invariably make rules.

Gilbert Keith Chesterton, Manalive

domenica 11 agosto 2019

Un aforisma di Hilaire Belloc al giorno

L'educazione di un bambino appartiene giustamente ai genitori, e non allo Stato. La famiglia viene prima dello Stato nel diritto, e questo è particolarmente vero dei diritti sui figli.


Hilaire Belloc, Essays of a Catholic

venerdì 9 agosto 2019

Un aforisma al giorno e l’annuncio della Strenna Natalizia!

I credi devono per forza essere in disaccordo: lo spasso della faccenda è tutto qui. Se io penso che l'universo sia triangolare e tu pensi che sia quadrato, non può esserci posto per due universi. Possiamo discutere educatamente, possiamo discutere umanamente, possiamo discutere con grande beneficio reciproco; ma ovviamente dobbiamo discutere. La tolleranza moderna è veramente una tirannia. È una tirannia perché è un silenzio.

Gilbert Keith Chesterton, Illustrated London News, 10 Ottobre 1908.

Questo inedito pensiero, tradotto da Umberta Mesina, sarà presente nella nuova raccolta di 365 brani di GKC su Dio (e la fede, il cristianesimo, la creazione, l'ateismo, lo scetticismo, il dogma le eresie, e tutto quanto fa spettacolo...). Tanto per far apprezzare il san Tommaso del 900...

P.S. Siamo contenti del vostro aiuto!

Se avete brani da segnalare, inviateli a: laperlapreziosa@libero.it

Un aforisma in lingua originale al giorno.





Gilbert Keith Chesterton, The Daily News, 26 Giugno 1909.

mercoledì 7 agosto 2019

Chesterton: a volte l'educazione si preoccupa di tutto tranne che dei bambini

Così Chesterton sulle derive di un sistema educativo che si preoccupa di tutto ma evita gli interrogativi della morale: "Tutte le persone che pensano all'educazione sembrano non pensare mai ai bambini".

di G. K. Chesterton
Sono sempre stato favorevole all'educazione. La ragione è ovvia: io credo in una religione; e un uomo che crede in una religione non crede in frammenti di quella religione. Il modo pedante di dirlo è che, se qualcosa è vivo e organico, non può essere diviso senza che arrivi la morte. Se ami il cane davanti al caminetto, non ti piace che ci siano pezzi del cane davanti al caminetto. Più desideri trovare tua moglie in sala da pranzo e meno (di regola) desideri trovare metà di tua moglie in sala da pranzo. Mezza moglie non è meglio che niente matrimonio; è peggio, perché vuol dire essere vedovo anziché scapolo.
Il resto qui:
https://it.aleteia.org/2019/08/05/chesterton-scuola-bambini-verita-intera/


martedì 6 agosto 2019

Kauza za Chestertona zasad neće biti pokrenuta: Što je u objašnjenju sporno i zašto su neki 'chestertonijanci' sretni s odlukom? | Bitno.net

I Chestertoniani Croati dicono la loro a proposito della causa di canonizzazione di Chesterton.

https://www.bitno.net/vijesti/kauza-za-chestertona-zasad-nece-biti-pokrenuta-sto-je-u-objasnjenju-sporno-i-zasto-su-neki-chestertonijanci-sretni-s-odlukom/

Un aforisma al giorno








Gilbert Keith Chesterton, La serietà non è una virtù.

Traduzione italiana del comunicato di Dale Ahlquist sulla causa di canonizzazione di G. K. Chesterton.

PER LA DIFFUSIONE IMMEDIATA
Per maggiori informazioni
Emily de Rotstein, 651-756-9613 emily@chesterton.org

G.K. Chesterton dovrebbe essere annoverato tra i santi

Dichiarazione di Dale Ahlquist, Presidente, Società di Gilbert Keith Chesterton

Questa dichiarazione è apparsa originariamente su Chesterton.org.
Può essere ristampata altrove senza modifiche.

MINNEAPOLIS, Minnesota (5 agosto 2019 - Festa della Madonna della Neve)

Il 1° agosto 2019, alla 38° Chesterton Conference annuale, tenutasi quest'anno a Kansas City, ho letto ai cinquecento partecipanti la seguente lettera del vescovo Peter Doyle di Northampton, in Inghilterra, un uomo che mi ha sempre dimostrato la più grande gentilezza e rispetto:

Caro Dale,
... Questa non è una lettera che trovo facile da scrivere, e so che non la troverete facile da ricevere.
Come sapete, il canonico John Udris ha completato un'indagine preliminare sulla causa di G K Chesterton la scorsa estate. Da allora, mi sono consultato sui risultati di John, uno studio meravigliosamente approfondito e di supporto, e ho pregato molto sulla questione. Mi sono anche recato con alcuni vescovi di Inghilterra e Galles ad incontrare la Congregazione per le cause dei santi durante la nostra visita ad limina nell'ultima settimana di settembre 2018.
Sono molto consapevole della devozione a G K. Chesterton in molte parti del mondo e della sua influenza ispiratrice su così tante persone, e questo rende difficile comunicare la conclusione a cui sono giunto.
Tale conclusione è che non sono in grado di promuovere la causa di G K Chesterton per tre motivi. In primo luogo, e soprattutto, non esiste un culto locale. In secondo luogo, non sono stato in grado di reperire un modello di spiritualità personale. In terzo luogo, anche tenendo conto del contesto dell'epoca di G K Chesterton, la questione dell'antisemitismo è un vero ostacolo, soprattutto in questo momento nel Regno Unito.
Come servitore indegno della Chiesa, riconosco la bontà di Chesterton e la sua capacità di evangelizzare ma, nel mio cuore, credo che egli stesso non vorrebbe altro che chiedere le sue preghiere per la Chiesa di oggi e pregare per lui.
Mi rendo conto che questo è molto deludente per lei e per il gran numero di persone in tutto il mondo che hanno un'alta considerazione per Chesterton, e penso in particolare alla American Chesterton Society.
Non ho alcun dubbio che voi cercherete nuovi modi per promuovere la causa di Chesterton, e non vorrei ostacolarvi se non dichiarando, come Vescovo locale, le mie stesse conclusioni.
Assicuratevi delle mie preghiere per voi e la vostra famiglia e per la Società di Gilbert Keith Chesterton e la Rete delle Scuole Chesterton.
Con ogni benedizione Sinceramente in Cristo

Pietro

Vescovo di Northampton

Sebbene avessi ricevuto questa lettera in aprile, questa è stata la prima menzione pubblica. Il giorno dopo il Catholic Herald in Inghilterra ha riportato la storia, e la stampa cattolica in tutto il mondo l'ha raccolta.
Nella mia risposta al Vescovo, ho espresso la mia solidarietà per la difficoltà del suo compito e gli ho detto che ero davvero deluso ma non scoraggiato. Aggiunsi che i Chestertoniani, come egli aveva previsto, avrebbero continuato a fare tutto il possibile per promuovere la canonizzazione di Chesterton. Aggiunsi che nessun santo avrebbe mai appoggiato la propria causa, tanto meno l'umile bardo di Beaconsfield. Il vescovo rispose immediatamente concordando su quest'ultimo punto.
Appena prima della conferenza, gli ho scritto e gli ho detto che avremmo discusso la questione alla nostra conferenza, e gli ho chiesto le sue preghiere. Mi ha risposto e detto che avrebbe celebrato una Messa per la conferenza e per la Società di Gilbert Keith Chesterton.
Vorrei - il più succintamente possibile - affrontare le obiezioni del Vescovo, perché saranno importanti anche per gli altri.

In primo luogo, c'è un culto locale. Fu il diacono anziano (ora deceduto) della diocesi di Northampton che per primo si appellò al vescovo per aprire la causa di Chesterton, dicendo: "Abbiamo bisogno della sua santità". C'è un gruppo con sede a Londra chiamato The Catholic Chesterton Society, guidato da Stuart McCullough, la cui storia di conversione è raccontata nel nostro recente libro "My Name is Lazarus - 37 Storie di convertiti il cui cammino verso Roma è stato lastricato da G.K. Chesterton". Ogni giugno, i pellegrini camminano e pregano da Londra a Beaconsfield, culminando nella tomba di Chesterton. Il cattolico
La Chesterton Society ha tradotto la preghiera per l'intercessione di Chesterton in più di 20 lingue.
C'è anche un culto universale. Abbiamo distribuito oltre 25.000 cartoline di preghiera, e riceviamo richieste giornaliere per ulteriori richieste. Il culto sta crescendo e non mostra segni di rallentamento. Persone in tutto il mondo si dedicano a Chesterton, chiedendo la sua intercessione perché toccati e trasformati dalla sua saggezza e bontà. Egli porta le persone a Cristo.

La seconda obiezione - la mancanza di un chiaro schema di spiritualità - rivela la difficoltà di ottenere la canonizzazione di un laico. Alla conferenza ho lasciato perplesso il pubblico quando ho dato loro cinque nomi e ho chiesto cosa avessero in comune le cinque persone. Risulta che tutti avevano vissuto ai tempi di Chesterton, erano tutti sacerdoti cattolici, avevano tutti fondato ordini religiosi e sono stati tutti canonizzati negli ultimi 30 anni. E nessuno sapeva chi fossero. Chiaramente, non c'è molta difficoltà nel discernere il modello spirituale, per così dire, del fondatore di un ordine religioso. Ma G.K. Chesterton non ha scritto della propria vita spirituale, e non ha trovato un ordine religioso, dicendo ai suoi seguaci come dovrebbero vivere. Piuttosto, rivelò la sua spiritualità nei suoi scritti e nella sua vita, nel suo amore per i Sacramenti, nel suo costante senso di meraviglia e di gioia, e nel suo instancabile lavoro di riforma sociale e politica. Ha vissuto una teologia del ringraziamento. È il modello della spiritualità laicale.
Potrei aggiungere che da alcuni anni faccio ritiri basati sulla spiritualità molto coerente di Chesterton.

La terza obiezione è la più deludente perché è stata affrontata ripetutamente, anche da grandi studiosi di Chesterton e del suo tempo. Chesterton non era antisemita. Un uomo che non solo difendeva fisicamente gli ebrei quando venivano attaccati (leggete la sua Autobiografia), ma si è espresso ripetutamente contro la loro persecuzione in Germania, in Russia e in Inghilterra, che ha detto "Il mondo deve Dio agli ebrei", e "morirò difendendo l'ultimo ebreo in Europa", non dovrebbe avere questo epiteto velenoso vicino al suo buon nome. Sono contento che il Vescovo non faccia l'accusa, ma dice che c'è un "problema". Mentre gli scritti di Chesterton sono sorprendentemente freschi e vitali, non c'è dubbio che a volte dica cose che sono imbarazzanti per i nostri moderni standard di correttezza politica (e il Vescovo fa anche questo riconoscimento). Tuttavia, una questione "sensibile" non dovrebbe ostacolare il proseguimento della Causa. Ha semplicemente bisogno di essere trattata con onestà, equità, correttezza, coraggio e carità. Oltre al fatto che ci sono molti convertiti ebrei, attirati alla fede nientemeno che da G.K. Chesterton, desidero sottolineare che nel nostro apostolato non c'è una vaga ostilità verso gli ebrei. Siamo rattristati quando qualcuno ripete la falsità che Chesterton era antisemita.
È giusto che Chesterton, che si è guadagnato da vivere come un polemista, continui ad essere controverso. Ma, semmai, questa è la prova della sua costante presenza. È anche la prova che egli appartiene a quel gruppo controverso, la Comunione dei Santi.
Il mio recente libro "Knight of the Holy Ghost - A Short History of G.K. Chesterton" affronta questi temi in modo più completo e fornisce un forte argomento a favore della santità di Chesterton. Ho già inviato questo libro e "My name is Lazarus" al Vescovo.

Mentre il vescovo Peter Doyle è sempre stato cortese e benevolo con me, ero consapevole del fatto che non aveva alcun entusiasmo per Chesterton e, per sua stessa ammissione, non sapeva molto di lui. Anche se ho cercato di trasmettergli la conoscenza, non potevo dargli l'entusiasmo. La mia speranza era che il Profeta fosse onorato nel suo paese. Anche se è chiaro che il Vescovo Doyle non aprirà la Causa di Canonizzazione di G.K. Chesterton, questo non significa che la causa sia morta. Siamo fiduciosi che, col tempo, si aprirà, sotto un altro ordinario e forse in un'altra diocesi, il che è una possibilità del diritto canonico.
Nel frattempo, chiediamo che coloro che sono delusi dall'annuncio di essere caritatevoli e solidali con il vescovo di Northampton. Egli prega per noi. Restituiamogli il favore.

Dr. Dale Ahlquist
Presidente, Società di Gilbert Keith Chesterton Co-Fondatore, Chesterton Academy


Inviato da iPad

lunedì 5 agosto 2019

Comunicato stampa di Dale Ahlquist, preside della Society of Gilbert Keith Chesterton sulla questione della santità di Chesterton.

Presto anche la traduzione in italiano.
———————-

FOR IMMEDIATE RELEASE

For More Information
Emily de Rotstein, 651-756-9613 emily@chesterton.org

G.K. Chesterton Should Be Numbered Among the Saints

Statement from Dale Ahlquist, President, Society of Gilbert Keith Chesterton
This statement originally appeared at Chesterton.org. It may be reprinted elsewhere without modification.

MINNEAPOLIS, Minnesota (August 5, 2019 – Feast of Our Lady of the Snows)
On August 1, 2019, at the 38th Annual Chesterton Conference, held this year in Kansas City, I read to the 500 attendees the following letter from Bishop Peter Doyle of Northampton, England, a man who has always shown me the greatest kindness and respect:

Dear Dale,
... This is not a letter I find easy to write, and I know that you will not find it easy to receive.
As you know, Canon John Udris completed a preliminary investigation into the cause of G K Chesterton last summer. Since that time, I have consulted on John's findings, a wonderfully thorough and supportive study, and I have prayed much about the issue. I also went with some of the Bishops of England and Wales to see the Congregation for the Cause of Saints during our Ad Limina visit in the last week of September 2018.
I am very conscious of the devotion to G K Chesterton in many parts of the world and of his inspiring influence on so many people, and this makes it difficult to communicate the conclusion to which I have come.
That conclusion is that I am unable to promote the cause of G K Chesterton for three reasons. Firstly, and most importantly, there is no local cult. Secondly, I have been unable to tease out a pattern of personal spirituality. And, thirdly, even allowing for the context of G K Chesterton's time, the issue of anti-Semitism is a real obstacle particularly at this time in the United Kingdom.
As a very unworthy servant of the Church, I recognise Chesterton's goodness and his ability to evangelise but, in my heart of hearts, I believe that he himself would not want any fuss other than asking his prayers for the Church today and praying for him.
I realise that this is very disappointing for you and for the vast number of people around the world who have such a high regard for Chesterton, and I think particularly of the American Chestertonian Society.
I have no doubt that you will seek new ways to promote Chesterton's cause, and I would not want to stand in the way other than stating, as the local Bishop, my own conclusions.
Be sure of my prayers for you and your family and for the Society of Gilbert Keith Chesterton and the Chesterton Schools Network.

With every blessing Yours sincerely in Christ 
Peter

Bishop of Northampton

Although I had received this letter back in April, this was the first public mention of it. The next day the Catholic Herald in England reported the story, and the Catholic press around the world picked it up.
In my reply to the Bishop, I expressed my sympathy for the difficulty of his task and told him I was indeed disappointed but not discouraged. I added that Chestertonians would, as he predicted, continue to do everything we could can to promote Chesterton's canonization. I did add that no saint would ever endorse his own cause, least of all, the humble bard of Beaconsfield. The bishop immediately responded agreeing with that last point.
Just before the conference, I wrote to him and told him that we would be discussing this issue at our conference, and I asked for his prayers. He responded and said he would say a Mass for the conference and the Society of Gilbert Keith Chesterton.
I would like – as succinctly as possible – to address the Bishop's objections because they will be important to others as well.
First, there is a local cult. It was the Senior Deacon (now deceased) of the Diocese of Northampton who first appealed to the Bishop to open Chesterton's cause, saying, "We need his holiness." There is a group based in London called The Catholic Chesterton Society, led by Stuart McCullough, whose conversion story is told in our recent book My Name is Lazarus – 37 Stories of Converts Whose Path to Rome was Paved by G.K. Chesterton. Every June, pilgrims walk and pray from London to Beaconsfield, culminating at Chesterton's grave. The Catholic
  
Chesterton Society has translated the prayer for Chesterton's intercession into more than 20 languages.
There is also a universal cult. We have distributed over 25,000 prayer cards, and we get daily requests for more. The cult is growing and does not show any signs of slowing down. People all over the world are devoted to Chesterton, asking for his intercession because they have been touched and transformed by his wisdom and goodness. He brings people to Christ.
The second objection – the lack of a clear pattern of spirituality – reveals the difficulty of getting a lay person canonized. At the conference I stumped the audience when I gave them five names and asked what the five people had in common. It turns out they all had lived during Chesterton's time, they had all been Catholic priests, they had all founded religious orders, and they were all canonized within the last 30 years. And no one knew who they were. Clearly, there is little difficulty in discerning the spiritual pattern, as it were, of the founder of a religious order. But G.K. Chesterton did not write about his own spiritual life, and he did not found a religious order, telling his followers how they should live. Rather, he revealed his spirituality in his writings and in his life, in his love for the Sacraments, in his abiding sense of wonder and joy, and in his tireless labor for social and political reform. He lived a theology of thanks. He is the model of lay spirituality.
I might add that I have been giving retreats based on Chesterton's very coherent spirituality for some years.
The third objection is the most disappointing because it has been addressed repeatedly, including by great scholars of Chesterton and his time. Chesterton was not anti-Semitic. A man who not only physically defended the Jews when they were attacked (read his Autobiography) but repeatedly spoke out against their persecution in Germany, in Russia, and in England, who said "The world owes God to the Jews," and "I will die defending the last Jew in Europe," should not have this poisonous epithet anywhere near his good name. I am pleased that the Bishop does not make the accusation, but he says that there is an "issue." While Chesterton's writings are amazingly fresh and vital, there is no question that he occasionally says things that are awkward by our modern standards of political correctness (and the Bishop makes this allowance as well). However, an issue being "sensitive" should not stand in the way of proceeding with the Cause. It simply needs to be dealt with honestly, fairly, courageously and charitably. In addition to the fact that there are many Jewish converts, drawn to the faith by none other than G.K. Chesterton, I wish to emphasize that there is not a wisp of hostility toward the Jews in our Apostolate. We are saddened when anyone repeats the falsehood that Chesterton was anti-Semitic.
It is fitting that Chesterton, who made a living as a controversialist, should continue to find himself controversial. But if anything, that is proof of his abiding presence. It is also evidence that he belongs in that controversial group, the Communion of the Saints.
My recent book Knight of the Holy Ghost – A Short History of G.K. Chesterton addresses these issues more fully and makes a strong case for Chesterton's sanctity. I have previously sent both this book and My Name is Lazarus to the Bishop.
   
While Bishop Peter Doyle was always gracious and kind to me, I was aware of the fact that he did not have any enthusiasm for Chesterton and by his own admission did not really know much about him. Although I tried to give him the knowledge, I could not give him the enthusiasm. It was my hope that the Prophet would be honored in his own country. Although it is clear Bishop Doyle will not be opening the Cause of Canonization for G.K. Chesterton, this does not mean the cause is dead. We are confident that, in time, it will open, under a different ordinary and perhaps in a different diocese, which is a possibility under canon law.
In the meantime, we ask that those who are disappointed by the announcement to be charitable and supportive of the Bishop of Northampton. He is praying for us. Let us return the favor.

Dr. Dale Ahlquist
Chairman, Society of Gilbert Keith Chesterton Co-Founder, Chesterton Academy

Il processo di canonizzazione di Chesterton: diamoci da fare!

Dio Nostro Padre,
Tu riempisti la vita del tuo servo Gilbert Keith Chesterton di un senso di meraviglia e gioia,
e desti a lui una fede che fu il fondamento del suo incessante lavoro,
una carità verso tutti gli uomini, in particolare verso i suoi avversari,
e una speranza che scaturiva dalla sua gratitudine di un'intera vita per il dono della vita umana.
Possano la sua innocenza e e le sue risate,
la sua costanza nel combattere per la fede cristiana in un mondo che perde la fede,
la sua devozione di una vita per la Beata Vergine Maria
e il suo amore per tutti gli uomini, specialmente per i poveri,
portare allegria ai disperati,
convinzione e calore ai tiepidi
e la conoscenza di Dio a chi non ha fede.
Ti chiediamo di concedere le grazie cheTi imploriamo
attraverso la sua intercessione (e specialmente per...)
perché la sua santità possa essere riconosciuta da tutti
e la Chiesa possa proclamarlo beato.
Te lo chiediamo per Cristo Nostro Signore

Amen. 

sabato 3 agosto 2019

Al momento il processo sulle virtù eroiche di Gilbert Keith Chesterton non verrà aperto. Comunicato del Presidente della Società Chestertoniana Italiana.

Al momento il processo sulle virtù eroiche di Gilbert Keith Chesterton non verrà aperto. Comunicato del Presidente della Società Chestertoniana Italiana.

Molti di noi hanno ormai avuto notizia del fatto che il Vescovo di Northampton, moms. Peter Doyle (vescovo del luogo dove il servo di Dio ha vissuto per buona parte della sua vita e dove è morto, e quindi competente per il diritto canonico a pronunciarsi in tal senso) ha deciso di non perseguire il processo sulle virtù eroiche di G.K. Chesterton.
Conoscevamo la notizia da qualche tempo perché ne era stato informato il nostro Dale Ahlquist, presidente della Society of G. K. Chesterton (la Società Chestertoniana americana), e successivamente Mons. Doyle ha rilasciato alcune interviste sull'argomento.
Il Vescovo di Northampton ha dato tre ragioni specifiche a cui erano già state date risposte specifiche ed in modo esauriente.

In una lettera che è stata letta durante la sessione di apertura della conferenza della Society of G. K. Chesterton che è in corso in queste ore a Kansas City, il vescovo ha scritto che "riconosce la bontà di Chesterton e la sua capacità di evangelizzare", ma che non può più sostenere la causa.

"Sono molto consapevole della devozione a GK Chesterton in molte parti del mondo e della sua influenza ispiratrice su così tante persone, e questo rende difficile comunicare la conclusione a cui sono giunto", ha detto il vescovo.

"Questa conclusione è che non sono in grado di promuovere la causa di GK Chesterton per tre motivi. In primo luogo, e soprattutto, non c'è un culto locale. In secondo luogo, non sono stato in grado di evincere un modello di spiritualità personale. E, in terzo luogo, anche tenendo conto del contesto dell'epoca di G K. Chesterton, la questione dell'antisemitismo è un vero ostacolo, soprattutto in questo momento nel Regno Unito".

L'"investigatore" della causa di Chesterton, il canonico John Udris, che conosco personalmente e con cui in questi anni sono stato in contatto anche per descrivere cosa stia creando in Italia l'influenza di Chesterton nelle vite di chi lo ama e lo segue, ha confermato il contenuto di questa decisione. "Non invidio il vescovo Peter che ha dovuto prendere una decisione con implicazioni così grandi", ha detto. Padre Udris è stato per diversi anni parroco della Chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù e dei Santi Giovanni Fisher e Tommaso Moro a Beaconsfield e conosce molto bene quanto esiba grande l'importanza della vita di Chesterton per tante persone in Inghilterra e nel mondo. Conosce bene anche le nostre opere. "Naturalmente è una delusione. Ma l'indagine è stata un privilegio enorme. Conoscere meglio Chesterton mi ha certamente cambiato definitivamente", ha concluso padre John.

Noi chestertoniani italiani collaboreremo con gli altri chestertoniani del mondo per rendere più evidente che le obiezioni non sono fondate e che Chesterton ha portato a Nostro Signore Gesù Cristo un numero impressionante di persone. Credo sia sufficiente guardare il nostro blog, o aprire internet per scoprire quante vite abbia cambiato Chesterton in Italia e in che misura le obiezioni possano essere fondate. E ancora di più, vedere come sono cambiate le vite di così tante persone in positivo.

Questo non significa che G.K. Chesterton non sarà mai canonizzato. Ci sono altre strade potenziali che stiamo esplorando assieme ai nostri amici chestertoniani di tutto il mondo, con i quali costruisco una rete buona di collaborazione ogni giorno anche in vostro nome. È buona cosa guardare anche la storia della canonizzazione del cardinale John Henry Newman, un altro grande inglese di grande aiuto in questi tempi difficili per la Chiesa.

I nostri fratelli americani hanno avuto una buona idea, quella di dimostrare la devozione a Chesterton accendendo una candela virtuale per la sua causa:


Chiedo a tutti i lettori del blog, ai soci ed ai nostri amici di fare altrettanto, anche per mostrare che noi chestertoniani siamo un cuor solo ed un'anima sola (è uno dei doni di Chesterton)!

L'altra cosa che vi chiedo di fare è quella di pregare con la preghiera che abbiamo tanto diffuso e incoraggiato, sia sul web che con la distribuzione di migliaia di immaginette (le immaginette possono essere richieste al nostro consueto indirizzo di posta elettronica, diffondetele!).

L'ultima è di recarci in pellegrinaggio sulla tomba di Chesterton e di farlo sapere anche a Beaconsfield! Vi daremo tutte le indicazioni possibili!

Continuiamo a lavorare per questa buona causa!

Marco Sermarini, presidente della SCI.

* * *
English translation:

The process of Gilbert Keith Chesterton's heroic virtues will not be opened at the moment. Statement by the President of the Italian Chesterton Society.

Many of us have now heard that the Bishop of Northampton, Msgr. Peter Doyle (bishop of the place where the servant of God lived for most of his life and where he died, and therefore competent for the canonical right to pronounce himself in this regard) has decided not to pursue the process on the heroic virtues of G.K. Chesterton.
We had known about the news for some time because our friend Dale Ahlquist, president of the Society of G. K. Chesterton (the American Chestertonian Society), had been informed of it, and later Mgr. Doyle released some interviews on the subject.

The Bishop of Northampton gave three specific reasons for which specific and comprehensive answers had already been given.

In a letter that was read out at the opening session of the American GK Chesterton Society conference, the bishop wrote that he "recognise[d] Chesterton's goodness and his ability to evangelise" but could not support the Cause any further.
"I am very conscious of the devotion to GK Chesterton in many parts of the world and of his inspiring influence on so many people, and this makes it difficult to communicate the conclusion to which I have come," the bishop said.
"That conclusion is that I am unable to promote the cause of GK Chesterton for three reasons. Firstly, and most importantly, there is no local cult. Secondly, I have been unable to tease out a pattern of personal spirituality. And, thirdly, even allowing for the context of G K Chesterton's time, the issue of anti-Semitism is a real obstacle particularly at this time in the United Kingdom."

The investigator for Chesterton's Cause, Fr John Udris, whom I personally know and with whom I have been in contact in recent years also to describe what Chesterton's influence is creating in Italy in the lives of those who love him and follow him, has confirmed the content of this decision. "I don't envy Bishop Peter having to make a decision with such huge implications" he said. Father Udris was for several years pastor of the Church of St. Therese of the Child Jesus and Saints John Fisher and Thomas More in Beaconsfield and knows very well how much he exhibits the great importance of Chesterton's life for so many people in England and the world. He also knows our works well. ""Of course it's a disappointment. But the investigation was an enormous privilege. Getting to know Chesterton better has certainly changed me for good" concluded Father John.

We Italian Chestertonians will collaborate with the other Chestertonians in the world to make it more evident that the objections are not founded and that Chesterton has brought an impressive number of people to Our Lord Jesus Christ. I think it is enough to look at our blog, or open the internet to find out how many lives Chesterton has changed in Italy and to what extent the objections can be founded. And more, seeing the lives of so many people changed in positive.

This does not mean that G.K. Chesterton will never be canonized. There are other potential ways we are exploring with our Chestertonian friends around the world, with whom I build a good network of collaboration every day in your name as well. It is good to also look at the story of the canonization of Cardinal John Henry Newman, another great Englishman of great help in these difficult times for the Church.

Our American brothers had a good idea, that of demonstrating devotion to Chesterton by lighting a virtual candle for his cause:


I ask all the readers of the blog, the members and our friends to do the same, also to show that we Chestertonians are a heart and a soul (it is one of the gifts of Chesterton)!

The other thing I ask you to do is to pray with the prayer that we have so widely spread and encouraged, both on the web and with the distribution of thousands of images (the images can be requested at our usual e-mail address, spread them!).

The last one is to go on a pilgrimage to the tomb of Chesterton and to let Beaconsfield know too! We will give you all possible directions!

Let us continue to work for this good cause!

Marco Sermarini, president of SCI.

* * *

venerdì 2 agosto 2019

Il nostro caro amico Rod Dreher alla Chesterton Conference a Kansas City...👏🏽👏🏽👏🏽❗️

Sulle tracce di Chesterton - di Emanuela Manzi

Il motivo del mio viaggio ad Oxford e Londra è nato dalla necessità di reperire materiale per la tesi di dottorato in teologia, ma anche quello di conoscere meglio e approfondire questo autore straordinario. È la prima volta che vado nel Regno Unito e sono emozionata. Ho già preso contatti con alcune persone, tra le quali c'è Mr. Griffiths.  Come d'accordo mi reco presso la Oratory Church di St. Aloysius e all'ora stabilita mi trovo nel cortile davanti alla chiesa: «Hallo Emanuela, I'm William Griffiths. Welcome to Oxford!». Ti accoglie così, con un sorriso gentile, il responsabile della collezione di libri ed oggetti contenuta nella Chesterton Library, al piano superiore della biblioteca del St. Aloisius Oratory. Tutto il materiale è concentrato in pochi metri e, dopo essere stato pazientemente catalogato dal Sig. Griffiths, presto sarà trasferito presso la 'Notre Dame University' a Londra. Sono emozionata; stento ancora a credere che potrò vedere alcuni oggetti personali, libri e disegni di Chesterton. Invece è tutto vero. Con competenza, pazienza ed entusiasmo il Sig. Griffiths mi mostra e descrive la collezione; poi, mentre lui svolge il suo lavoro, sono libera di leggere, consultare, fotografare. Non so da dove cominciare, ma i disegni mi affascinano molto. C'è molto da vedere (gli occhiali, la penna, una piccola collezione di presepi, il cappello, i bastoni, la sedia... );  il tempo passa in fretta ed è già ora di andare. «Tanti auguri per la Sua tesi cara Emanuela!»; «Spero di fare un buon lavoro; grazie di cuore Mr. Griffiths!» - rispondo - «ma non so se Chesterton sarà contento!».
Da Oxford a Londra ci vuole un'ora e lì c'è molto da vedere e da visitare: nella sezione 'Archives and manuscripts' dei cataloghi della British Library, c'è la 'Chesterton collection' (vale a dire la maggior parte dei suoi manoscritti, bozzetti, quaderni...); i faldoni da consultare sono tanti e purtroppo non si possono scattare foto, ma varrebbe davvero la pena rischiare; poter vedere tutto quel materiale è davvero incredibile, ma è impossibile tenere tutto a mente. La calligrafia cambia continuamente: ci sono alcune pagine che sembrano scritte in geroglifico; altre che sembrano ricamate, scritte con caratteri bellissimi; sembra quasi impossibile che appartengano alla stessa persona. È bello anche solo vedere la sua firma o i suoi disegni, le sue lettere, le sue poesie. E pensare che (non sto esagerando) a Londra, anche alla British Library, nessuno o quasi nessuno sa chi sia G.K. Chesterton. I pochi che lo hanno a malapena sentito nominare, sanno soltanto che è l'autore dei Racconti di Padre Brown. Stop. In una delle più grandi, antiche, rinomate e prestigiose librerie di Londra, il commesso mi ha chiesto se ha scritto anche altro. Quasi nessuno riesce a spiegarsi come sia possibile che una persona venga dall'Italia per studiare un autore inglese di cui nessuno sa quasi niente.
Vedere la casa dove Chesterton è nato, il pub che frequentava ('Ye Olde Cheshire Cheese' al 145 di Fleet Street) e la cattedrale di St. Paul che si scorge da lì, mi ha emozionato forse di più che prendere in mano i suoi taccuini; i pensieri che affollano la mente sono tanti e cresce il desiderio di conoscere sempre di più questo Autore incredibile, insieme alla consapevolezza e alla paura di non essere all'altezza del lavoro che devo svolgere. Per questo credo che l'unica persona a potermi davvero aiutare sia proprio lui. Decido di andare a Beaconsfield (la cittadina dove ha vissuto gli ultimi anni della sua vita); il primo luogo che voglio visitare è proprio la sua tomba, ma se non avessi prima cercato a casa qualche immagine su Google, non l'avrei mai trovata: l'usura del tempo ha cancellato nomi e date, anche sulla piccola lapide di Dorothy Collins, e non ci sono fiori o lumini come da noi in Italia. La tomba di Chesterton si distingue dalle altre solo perché la sua lapide è leggermente più grande delle altre, e basta. Non c'è proprio niente ad indicare che lì giace uno degli autori più prolifici e importanti della letteratura inglese (e io direi anche mondiale). Nel giorno più caldo dell'anno nel Regno Unito, nel cimitero cattolico di Sheperds Lane a Beaconsfield ci sono soltanto io e nessun altro; mi affido a Chesterton e gli chiedo di aiutarmi, di suggerirmi, di darmi indicazioni e di perdonarmi se scriverò 'eresie'. Faccio in tempo a visitare la parrocchia cattolica di Santa Teresa di Gesù Bambino, quella dove lui ha pregato e per la quale ha finanziato la vetrata dedicata a San Francesco; c'è anche una statua della Vergine Maria acquistata da lui. Anche qui sono sola e posso concentrarmi sul lavoro che mi aspetta; attraverso la devozione cerco di comprendere la spiritualità di Chesterton; cerco di immaginarlo mentre prega, mentre canta, mentre conversa nel cuore con Dio. Prima di andare alla stazione per riprendere il treno, formulo il proposito di ritornare, magari in un altro periodo dell'anno e non sotto il solleone.

Emanuela Manzi



La nostra Emanuela Manzi visita il cimitero cattolico di Beaconsfield.



Kensington, la casa di Sheffield Terrace, dove nacque il piccolo Gilbert.