lunedì 6 settembre 2010

A proposito di "creazione spontanea"


Molti dei nostri lettori avranno sentito le ultime affermazioni di Stephen Hawking sulla creazione.
Abbiamo allora chiesto al nostro caro amico e socio Antonio Colombo di commentare "chestertonianamente" queste affermazioni.
Antonio Colombo è traduttore delle opere di un altro chestertoniano di ferro, Stanley Jaki, morto lo scorso anno e che di sicuro non avrebbe lasciato cadere nel vuoto le affermazioni di Hawking. Lo abbiamo così interpellato, certi di avere un contributo solido sull'argomento.

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Alcune affermazioni di Stephen Hawking, tratte dal suo libro, "The Grand Design", di imminente pubblicazione, sono state riprese dalla stampa internazionale. La frase che viene citata suona: "Poiché esiste una legge come quella di gravità, l'universo può crearsi e si crea da solo a partire dal nulla. La creazione spontanea è la ragione per cui c'è qualcosa invece che il nulla, la ragione per la quale esiste l'universo, la ragione per cui esistiamo noi".

L'idea non è nuova, è stata proposta in passato (su scala più modesta) da Fred Hoyle per rendere possibile la sua teoria dello stato stazionario (teoria ormai abbandonata a favore di quella nota come "Big Bang", un termine coniato con intenzioni spregiative dallo stesso Hoyle).

Affermazioni di questo genere, va detto chiaramente, sono di tipo filosofico e non scientifico, anche se provengono da scienziati famosi. La differenza fra i due tipi di affermazione consiste nel fatto che le affermazioni di tipo scientifico devono essere passibili di verifica sperimentale, qualcosa che in questo caso è assolutamente impossibile. Infatti, per definizione, il nulla non è misurabile, e quindi la transizione dal nulla all'essere è parimenti non misurabile, ossia non è oggetto della ricerca scientifica, intesa come scienza esatta. Possiamo ricordare a questo riguardo come Einstein ammettesse che la sua teoria della relatività generale avrebbe dovuto essere abbandonata qualora le predizioni basate su di essa si fossero dimostrate errate. Viceversa, le misurazioni confermarono la sua teoria.

Nel caso di Hawking, le sue affermazioni confermano che, al di là delle parole, la sua visione del mondo è quella panteistica (era questo anche il caso per Einstein, nonostante alcune sue affermazioni possano essere interpretate in maniera teistica). Il fatto che l'universo obbedisca alla legge di gravità non prova in nessun modo che l'universo si sia creato da solo. Non c'è alcuna relazione tra le due cose. Resta da spiegarsi perché tutto l'universo obbedisca alla legge di gravità, e da dove provenga la legge di gravità stessa, la quale, in sé, è solo la formulazione matematica di qualcosa che avviene, ma non crea la realtà che descrive. La gravità ha agito per miliardi di anni, prima che Newton trovasse la formulazione matematica che la descrive. Che cosa sia la "gravità" in quanto tale, resta un mistero. La "creazione spontanea" è un concetto che serve per evitare di pronunciare la parola Dio. Tutto quello che noi possiamo fare (che nell'universo si può fare) è manipolare la materia esistente. Crearla dal nulla è un altro paio di maniche. Filosoficamente si possono attribuire all'universo le caratteristiche proprie di Dio (è quello che fa Hawking), ma il fatto che l'universo sia finito nel tempo e limitato nello spazio (concetto abbastanza assodato dalla ricerca scientifica contemporanea) ne fa un "oggetto" contingente, ossia dipendente da qualcosa d'altro. Si è liberissimi di negare l'esistenza di Dio, ma resta il fatto che è difficile spiegare l'universo "da solo", senza appoggiarsi su assunzioni filosofiche assolutamente arbitrarie.

Non dimentichiamo poi (anche Hawking se n'è accorto, sia pure in ritardo), che se anche la scienza trovasse la TOE (Theory Of Everything), ossia la teoria ultima che spiegasse tutte le forze in azione nell'universo, questa teoria resterebbe soggetta ai teoremi di incompletezza di Gödel, ossia non sarebbe in grado di dimostrare la propria verità.

La scienza può avvicinarsi indefinitamente al momento del Big Bang, nel ricostruire la storia dell'universo, ma semplicemente non è in grado di dire cosa c'era prima del Big Bang, in quanto non è possibile con alcuna misurazione risalire a "prima" del Big Bang. Una teoria come quella del Multiverso (multipli universi) è per definizione qualcosa di non scientifico, in quanto non è possibile per noi uscire dal nostro universo, l'unico con il quale abbiamo a che fare, e quindi, coerentemente, non è possibile dire nulla (di verificabile) a proposito di altri universi.

In definitiva, la grancassa mediatica di questi giorni sembra avere per motivazione reale il "lancio" sul mercato del libro di Hawking, oltre al "solito" obiettivo di educare l'opinione pubblica all'idea che Dio sia inutile nella nostra società e nella nostra epoca. Viceversa, è solo volgendo lo sguardo verso Dio che l'Europa ha qualche speranza di sopravvivere alla pacifica invasione islamica che sta subendo, dopo essere riuscita per oltre mille anni a tenere lontani i musulmani dai suoi confini. Non sarà certo la burocrazia di Bruxelles a salvare l'Europa, semmai riuscirà a renderla sempre più indifesa di fronte alla minaccia islamica, che non è costituita solo dal terrorismo, ma molto più realisticamente dalla demografia.

Bianche fontane gettano acqua nei cortili assolati,
Ed il Sultano di Bisanzio sorride mentre zampillano;
C'è riso - come quello delle fontane - in quel volto temuto da tutti,
Egli smuove l'oscurità della foresta, l'oscurità della sua barba;
Incurva la mezzaluna rosso sangue, la mezzaluna delle sue labbra;
Poiché il mare più interno di tutta la terra è terrorizzato dalle sue navi.
Hanno osato sconvolgere le bianche repubbliche d'Italia,
Hanno circondato l'adriatico Leone del Mare,
Ed il Papa ha rivolto le sue braccia lontano temendo agonia e sconfitta,
Ed ha chiamato i Re della Cristianità per combattere in nome della Fede.
La fredda Regina d'Inghilterra osserva da un cannocchiale;
L'ombra dei Valois si annoia alla messa;
Dalle isole occidentali immaginifici richiami indeboliscono le armi spagnole,
Ed il Signore del Corno d'Oro ride di fronte al sole.

Fiochi tamburi si odono rullare, al di là delle colline,
Dove si agita soltanto un principe senza corona, su un trono senza nome,
Dove, alzandosi da un seggio malfermo, da uno stallo senza maggiordomi,
L'ultimo cavaliere d'Europa toglie le armi dalla parete.

(...)

Don Giovanni d'Austria sta andando alla guerra.

(G.K. Chesterton, Lepanto)

(Antonio Colombo)

3 commenti:

Riccardo ha detto...

Se non vi dispiace, lo pubblico sul mio blog.

L'Uomo Vivo ha detto...

Non ci dispiace. Anzi.

Pepito Sbazzeguti ha detto...

Ragazzi, fare una affermazione sbagliata, quando sei in una posizione di vantaggio nella comunicazione (a causa della tua visibilita' mediatica), e' terribilmente facile: bastano poche parole.

Smontare questa affermazione e' praticamente un'impresa epica. Puo' non bastare una vita intera di spiegazioni.
Credo di aver letto, forse su questo blog, che anche Chesterton si lamentava del fatto che per controbattere a poche parole di falsita', si dovessero utilizzare molte piu' parole.

Aggiungo che per controbattere all'affermazione sbagliata di un ignorante, servono molte piu' parole e molta piu' preparazione. E' una sfida che invoglia a studiare.
Il fatto che Hawking sia un genio nella Fisica non gli impedisce di essere grossolano nella Teologia. E allora anche ci possiamo dare da fare senza paura per correggere le sue parole.