Qui (cioè sul Daily Telegraph) trovate una storia piuttosto originale.
Pare ci sia stata una sorta di pubblica disputa televisiva, un programma intitolato "Intelligence Squared" (letteralmente "Intelligenza al quadrato") sul tema “The Catholic Church is a force for good in the world” (La Chiesa Cattolica è una forza per il bene nel mondo). Da una parte Christopher Hitchens e Stephen Fry (due notissimi atei, il primo giornalista, il secondo attore e scrittore), che erano gli oratori contro la mozione della serata; dall'altra i sostenitori della mozione, l'arcivescovo Onaiyekan di Abuja in Nigeria e Ann Widdecombe, parlamentare conservatrice cattolica (convertita dall'anglicanesimo).
Prima del dibattito, i voti a favore della mozione (cioè il tema della serata) erano
per la mozione: 678;
contro la mozione: 1102.
non so: 346.
Dopo il dibattito l'orientamento è cambiato come segue:
per la mozione: 268;
contro la mozione: 1876;
non so: 34.
In altre parole, dopo aver ascoltato gli oratori, gli spettatori contro la mozione sono cresciuti di 774 unità.
Il giornalista si diffonde nel cercare di capire perché ai cattolici sia andata così male: erano di fronte a due oratori molto popolari e abili, e poi specifica le pecche di ciascuno. Chi vuole, legga l'articolo (ahimé, in inglese, of course!)
Ma quel che conta è la finale dell'articolo stesso, che sunteggiamo e traduciamo a braccio così come segue:
«E' stata una serata di intrattenimento coinvolgente, ma un po' scoraggiante per quelli di noi che sono cattolici. Mi sono ritrovato a desiderare (...) che ci fosse ancora un grande apologista cattolico come Chesterton e Belloc, qualcuno che non solo sia coraggioso e pronto al pari di Hitch (Hitchens, uno dei due oratori contrari alla mozione, ndr), ma che fosse il suo simile a livello intellettuale. Siamo sicuri che ci sia qualcuno in grado di farlo?».
Sembra dire: ragazzi, dove sono finite le due buon'anime?
Pare ci sia stata una sorta di pubblica disputa televisiva, un programma intitolato "Intelligence Squared" (letteralmente "Intelligenza al quadrato") sul tema “The Catholic Church is a force for good in the world” (La Chiesa Cattolica è una forza per il bene nel mondo). Da una parte Christopher Hitchens e Stephen Fry (due notissimi atei, il primo giornalista, il secondo attore e scrittore), che erano gli oratori contro la mozione della serata; dall'altra i sostenitori della mozione, l'arcivescovo Onaiyekan di Abuja in Nigeria e Ann Widdecombe, parlamentare conservatrice cattolica (convertita dall'anglicanesimo).
Prima del dibattito, i voti a favore della mozione (cioè il tema della serata) erano
per la mozione: 678;
contro la mozione: 1102.
non so: 346.
Dopo il dibattito l'orientamento è cambiato come segue:
per la mozione: 268;
contro la mozione: 1876;
non so: 34.
In altre parole, dopo aver ascoltato gli oratori, gli spettatori contro la mozione sono cresciuti di 774 unità.
Il giornalista si diffonde nel cercare di capire perché ai cattolici sia andata così male: erano di fronte a due oratori molto popolari e abili, e poi specifica le pecche di ciascuno. Chi vuole, legga l'articolo (ahimé, in inglese, of course!)
Ma quel che conta è la finale dell'articolo stesso, che sunteggiamo e traduciamo a braccio così come segue:
«E' stata una serata di intrattenimento coinvolgente, ma un po' scoraggiante per quelli di noi che sono cattolici. Mi sono ritrovato a desiderare (...) che ci fosse ancora un grande apologista cattolico come Chesterton e Belloc, qualcuno che non solo sia coraggioso e pronto al pari di Hitch (Hitchens, uno dei due oratori contrari alla mozione, ndr), ma che fosse il suo simile a livello intellettuale. Siamo sicuri che ci sia qualcuno in grado di farlo?».
Sembra dire: ragazzi, dove sono finite le due buon'anime?
Nessun commento:
Posta un commento