Avvenire di oggi pubblica un'intera pagina dedicata a Chesterton, la prima dell'inserto Agorà.
E' riferita alla recente pubblicazione a cura di Raffaelli Editore della conferenza che egli tenne nel 1935 durante il Maggio Fiorentino. E' una conferenza sull'influenza della cultura latina sulla letterature inglese, interessantissima. Il volumetto, di pochi centimetri di dimensioni, è la conferma dell'interesse che Chesterton ha sempre avuto per l'Italia.
C'è anche un editoriale dal titolo "NON SOLO PADRE BROWN: UN GRANDE SAGGISTA CHE L’ITALIA HA OSCURATO" di Fulvio Panzeri, che parla dello stato attuale della diffusione delle opere di Chesterton in Italia. Peccato che non ci nomini tra gli artefici di questa "nuova primavera chestertoniana", perché riteniamo di esserne quanto meno coprotagonisti. Esiste questo piccolo blog che in una ventina di mesi ha ricevuto oltre sessantaduemila visite, con forza diffusiva da samizdat; c'è il Chesterton Day, giunto alla settima edizione...
Ma questo forse non è importante. L'importante è che oggi la cultura italiana sta timidamente tornando a guardare al nostro Gilbert, in primis nel mondo cattolico. Avremmo davvero piacere che se ne tornasse a parlare anche nel mondo laico. Chesterton è in fondo un laico divenuto cattolico nella ricerca della Speranza. Potrebbe essere il "santo patrono" di quelli che cercano Dio con cuore sincero.
Comunque tanto di cappello ad Avvenire che si ricorda di Chesterton.
Intanto, se può essere utile e gradito, il 5 Novembre 2009, con orario e luogo ancora da definire, il nostro presidente Marco Sermarini sarà a Macerata a parlare di Chesterton agli universitari.
E' riferita alla recente pubblicazione a cura di Raffaelli Editore della conferenza che egli tenne nel 1935 durante il Maggio Fiorentino. E' una conferenza sull'influenza della cultura latina sulla letterature inglese, interessantissima. Il volumetto, di pochi centimetri di dimensioni, è la conferma dell'interesse che Chesterton ha sempre avuto per l'Italia.
C'è anche un editoriale dal titolo "NON SOLO PADRE BROWN: UN GRANDE SAGGISTA CHE L’ITALIA HA OSCURATO" di Fulvio Panzeri, che parla dello stato attuale della diffusione delle opere di Chesterton in Italia. Peccato che non ci nomini tra gli artefici di questa "nuova primavera chestertoniana", perché riteniamo di esserne quanto meno coprotagonisti. Esiste questo piccolo blog che in una ventina di mesi ha ricevuto oltre sessantaduemila visite, con forza diffusiva da samizdat; c'è il Chesterton Day, giunto alla settima edizione...
Ma questo forse non è importante. L'importante è che oggi la cultura italiana sta timidamente tornando a guardare al nostro Gilbert, in primis nel mondo cattolico. Avremmo davvero piacere che se ne tornasse a parlare anche nel mondo laico. Chesterton è in fondo un laico divenuto cattolico nella ricerca della Speranza. Potrebbe essere il "santo patrono" di quelli che cercano Dio con cuore sincero.
Comunque tanto di cappello ad Avvenire che si ricorda di Chesterton.
Intanto, se può essere utile e gradito, il 5 Novembre 2009, con orario e luogo ancora da definire, il nostro presidente Marco Sermarini sarà a Macerata a parlare di Chesterton agli universitari.
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