"Chesterton ha condiviso con Newman il dono di saper guardare a un seme e di riconoscere immediatamente che tipo di albero ne sarebbe nato, e nel suo modo retorico, egli ne parlava come se fosse già un albero. Ai suoi tempi era perciò accusato di esagerare. Ma le sue profezie esagerate hanno mostrato una certa considerevole tendenza ad avverarsi, facendolo diventare uno scrittore estremamente rilevante per gli anni 90".
C. Derrick, “Gilbert e il duello”, Avvenire - 28 agosto 1990
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