Il 30 Luglio 2022 ricorreranno i cento anni dalla conversione di Chesterton al cattolicesimo.
Chesterton, pur essendo stato battezzato anglicano, fu nuovamente battezzato sub condicione il 30 Luglio 1922 a Beaconsfield.
Qui un articolo dell'Osservatore Romano dell'epoca sulla conversione di Chesterton:
https://uomovivo.blogspot.com/2020/08/lannuncio-della-conversione-di.html
Qui l'annuncio che quest'anno proprio il 30 Luglio il Vescovo di Northampton assisterà ad una santa messa per ricordare la conversione di Chesterton (grazie al nostro amico Stuart McCullough!):
https://uomovivo.blogspot.com/2021/07/un-bellissimo-annuncio-per-tutti-noi.html
La notizia di cui sopra, dal sito della diocesi:
https://uomovivo.blogspot.com/2021/08/anche-la-diocesi-di-northampton-da-la.html
La conversione fu un lungo travaglio, preceduto da una promessa fatta proprio in Italia, a Brindisi:
https://uomovivo.blogspot.com/2020/04/a-cento-anni-dalla-promessa-di-gilbert.html
Due parole di Hilaire Belloc sulla conversione di Chesterton:
https://uomovivo.blogspot.com/2020/05/belloc-sulla-conversione-di-chesterton.html
E qui un mio post sui dettagli di quel 30 Luglio di cento anni fa (lì, grazie a Maisie Ward, troverete tutto, e anche di più):
https://uomovivo.blogspot.com/2019/07/oggi-30-luglio-2019-sono-esattamente.html
La chiesa non era stata ancora edificata, sicché la messa e le altre cose venivano svolte in una sala del Railway Hotel, all'epoca gestito da una signora cattolica irlandese, di cognome Borlase.
Oggi l'hotel non c'è più, al suo posto c'è il Walrose Supermarket, un supermercato di una catena, ed è poca distanza dalla Chiesa di Santa Teresa, di San Giovanni Fisher, San Tommaso Moro e dei Martiri Inglesi, la parrocchia cattolica. Ecco un po' di foto:
L'hotel grosso modo ai tempi di Chesterton |
L'hotel molti anni dopo, quando prese il nome di Earl of Beaconsfield Hotel. |
Il supermercato oggi. |
Non sapevo di questa... coincidenza.
Racconto allora qualcosa di personale: l'ultima volta che sono stato da quelle parti, nel 2018, decidemmo, i professori, gli alunni della Scuola Chesterton ed io, di portare dei fiori sulla tomba dei Chesterton, a Shepherds Lane, lì vicino. Non sapevamo dove andarli a comprare, allora entrai nel supermercato nella speranza di avere un'indicazione di un fioraio (mai visto da quelle parti, in verità), ed invece avevano proprio lì nel supermercato dei coloratissimi vasetti pronti per essere messi dinanzi alla pietra tombale di Gilbert, Frances e Dorothy. Che soddisfazione! Li portammo con tanta gioia.
Oggi non credo più che fosse una semplice coincidenza.
Marco Sermarini
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