Non è l'ennesimo ripensamento di Gianfranco Fini, ma è come era una volta (o come pensavamo che fosse? ma come è, in realtà, Gianfranco Fini?).
Abbiamo ritrovato questo vecchio articolo de Il Corriere, dieci anni e più fa.
Che dire?
Abbiamo ritrovato questo vecchio articolo de Il Corriere, dieci anni e più fa.
Che dire?
PROCREAZIONE ASSISTITA
Una lettera di Fini "Niente donazione alle coppie di fatto"
----------------------------------------------------------------- Procreazione assistita Una lettera di Fini "Niente donazione alle coppie di fatto"
Caro direttore, la legge sulla procreazione assistita e' attesa da anni per mettere ordine negli interventi genetici sulle cellule germinali; per evitare i casi delle mamme - nonne, o peggio le ipotesi di realizzazione di monstra o di clonazioni; in definitiva, per regolamentare in modo certo il concepimento non naturale. Com' e' noto, gli articoli che vengono sottoposti al voto dei deputati, dopo l' approvazione con un ristretto margine dalla commissione Affari sociali, consentono la procreazione eterologa, cioe' con i gameti di "donatori" estranei alla coppia, la ammettono anche tra le coppie di fatto, e tutelano l' embrione in modo subordinato rispetto agli altri soggetti che intervengono nel procedimento. Si tratta di soluzioni che Alleanza nazionale non condivide: per questo, unitamente ad altri deputati del Polo, ha presentato degli emendamenti tesi a permettere l' accesso alle tecniche soltanto alle coppie di coniugati, a impedire la "donazione" di gameti estranei alla coppia, a impiantare un numero di embrioni corrispondenti a quelli che dovranno nascere, a vietare la sperimentazione sui nascituri. Questa posizione non deriva da suggestioni confessionali, dal momento che non e' la fede ma la natura che affida a un atto personale e cosciente la trasmissione della vita. La natura ha a sua volta un' eco significativa nella Costituzione, che all' art. 30 riconosce la collocazione naturale dei figli all' interno della famiglia e all' art. 29 descrive la famiglia come la societa' naturale fondata sul matrimonio. -----------------------------------------------------------------
L' INTERVENTO DEL PRESIDENTE DI AN Fini: no a genitori con legami occasionali "La convivenza non puo' essere equiparata per tutto alla famiglia Il figlio non e' un oggetto da acquisire ad ogni costo ma un soggetto da amare e al quale offrire garanzie" Cio' non significa discriminare le convivenze: significa che la convivenza non puo' essere equiparata, in tutto e per tutto, alla famiglia, cosi' come e' descritta dalla Costituzione. Se puo' accadere che un figlio non viva con il padre o con la madre per ragioni accidentali, come la morte di uno dei coniugi, o la separazione o il divorzio, questo non vuol dire che si possa programmare in anticipo un legame fra i genitori frammentario e occasionale: il figlio non e' un "oggetto" da acquisire a ogni costo, ma e' un "soggetto", da rispettare e da amare, e al quale garantire, per legge di natura espressamente riconosciuta dalla Carta costituzionale (art. 30), quel mantenimento e quell' educazione che soltanto il padre e la madre insieme, in virtu' di un legame stabile, sono in grado di assicurare. La fecondazione eterologa incontra riserve ancora maggiori. Quando vi e' la donazione del seme o dell' ovulo (o di entrambi) da parte di soggetti estranei alla coppia, la figura dei genitori si scinde dalla figura dei coniugi: essere genitori non equivale, o equivale solo in parte, a essere coniugi. La struttura familiare viene spezzata e la stessa identita' del concepito e' compromessa, dal momento che costui finisce per avere una identita' biologica che non coincide con quella sociale. Poiche' ciascuno di noi ha il diritto di sapere di chi e' figlio, quando il soggetto nato da eterologa conosce le modalita' con le quali e' venuto al mondo, incontra serie difficolta' nel rapporto con i genitori, uno dei quali, almeno, e' putativo, mentre il donatore resta ignoto. Va infine tutelata la vita umana dal concepimento, impedendo la distruzione degli embrioni: e' imminente la ricorrenza della Giornata per la vita, che si celebra da oltre vent' anni per iniziativa della Conferenza episcopale italiana, al fine di richiamare l' attenzione di tutti sui temi dell' accoglienza del nascituro e dell' aiuto alla gestante. Alleanza nazionale si unisce a questa celebrazione con un convegno europeo che si svolgera' sabato prossimo ad Assisi con la partecipazione di rappresentanti dei movimenti per la vita e di politici di altre nazioni europee particolarmente impegnati su questo fronte: il riconoscimento che l' uomo e' persona fin dal primo istante, e come tale non e' strumentalizzabile da nessuno e per nessun motivo, deve diventare una base comune di condivisione per l' intera Europa, partendo dall' Italia. Mi auguro che il voto inizi realmente oggi, e che si concluda nei prossimi giorni senza ritardi: e' ben strano che la discussione alla Camera si sia aperta nel luglio dello scorso anno e non sia piu' ripresa. Buona parte della sinistra preferisce l' anarchia normativa a una regolamentazione seria: la prospettiva che ai voti del Polo si sommino quelli dei Popolari, di parte della Lega e di altri deputati non obbedienti a logiche di schieramento, e che quindi sia approvata una buona legge, rende possibili ulteriori tentativi di insabbiamento. Alleanza nazionale e' pronta a denunciarli con forza: un Parlamento che intenda assumere fino in fondo le sue responsabilita' non puo' piu' assecondare acriticamente il trionfo della tecnica, ne' stendere tappeti alla sperimentazione senza limiti, ma deve preoccuparsi di aiutare in concreto l' uomo e la donna che soffrono, fissando precisi paletti normativi per far si' che il progresso scientifico non sia antitetico alla persona, ma contribuisca ad alleviarne il dolore. Mi auguro pure che, benche' per questo tipo di leggi il Regolamento della Camera consenta il voto segreto, nessuno lo chieda: su temi di tale delicatezza, in base ai quali si forma il giudizio degli elettori, gli italiani hanno il diritto di conoscere con chiarezza quali scelte operano i propri rappresentanti. Invocare, a sostegno del voto segreto, la tutela della liberta' di coscienza suona ipocrita; e' noto che, se fossero approvati gli emendamenti del Polo, cesserebbero gli affari multimiliardari di chi finora ha approfittato del Far West della biogenetica: non e' il caso di lasciare alle lobby spazi di manovra che traggano profitto da un voto anonimo.
Gianfranco Fini * presidente di Alleanza nazionale
Pagina 001.017
(2 febbraio 1999) - Corriere della Sera
5 commenti:
Vi dispiace se "rubo" questo articolo e lo ripubblico nell'Osteria Volante? E' sconcertante
L'oste
Non è stata scatenata da una caduta da cavallo la "conversione" di Fini...ma da una salita in "loggia" e Gesù Cristo non lo si può annoverare certo tra i suoi "maestri". Qualcuno gli ha illustrato la via per il Potere e lui la sta perseguendo da perfetto scolaro. Niente paura: questa storia è vecchia come il mondo!
Sorannaros
Tutto vero.
L'articolo è libero, ci mancherebbe.
Metti il nostro link, magari Fini ci denuncia per aver ricordato al mondo che una volta la pensava diversamente.
Ho pubblicato una rivisitazione di questa lettera insieme a tante altre uscite del nostro Fini. Se volete potete vederla qui: http://osteriavolante.myblog.it
Grazie ancora
L'oste
Ma a Fini interessano voti e poltrone, si sa guardate che faccia.... beati voi che vi stupite e pensate alla ex-An come a un partito di valori.
Posta un commento