domenica 24 maggio 2009

Visita di Papa Benedetto a Cassino e Montecassino

Cliccando il nostro titolo verrete riportati alla pagina del sito del Vaticano con i collegamenti alle varie allocuzioni di Papa Benedetto in occasione della sua visita a Cassino e Montecassino.

Tutti saprete che papa Benedetto prende il suo nome proprio da quel Benedetto di cui parla il grande card. John Henry Newman in questo signficativo e prezioso passo:

“[San Benedetto] trovò il mondo sociale e materiale in rovina, e la sua missione fu di rimetterlo in sesto, non con metodi scientifici, ma con mezzi naturali, non accanendovisi con la pretesa di farlo entro un tempo determinato o facendo uso di un rimedio straordinario o per mezzo di grandi gesta: ma in modo così calmo, paziente, graduale che ben sovente si ignorò questo lavoro fino al momento in cui lo si trovò finito.
Si trattò di un restauro piuttosto che di un’operazione caritatevole, di una correzione o di una conversione.
Il nuovo edificio, ch’esso aiutò a far nascere, fu più una crescita che una costruzione. Uomini silenziosi si vedevano nella campagna o si scorgevano nella foresta, scavando, sterrando, e costruendo, e altri uomini silenziosi, che non si vedevano, stavano seduti nel freddo del chiostro, affaticando i loro occhi e concentrando la loro mente per copiare e ricopiare penosamente i manoscritti ch’essi avevano salvato.
Nessuno di loro protestava su ciò che faceva; ma poco per volta i boschi paludosi divenivano eremitaggio, casa religiosa, masseria, abbazia, villaggio, seminario, scuola e infine città”.

(John Henry Newman, Historical Studies, II)

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