"Prendiamo il caso del coraggio. Niente ha mai scombussolato tanto i cervelli e ingarbugliato le definizioni quanto la saggezza puramente razionale. Il coraggio è quasi una contraddizione in termini: significa un forte desiderio di vivere che prende l’aspetto di una corsa alla morte. “Colui che getterà la sua vita, quegli si salverà”, non è una formula di misticismo per i santi e per gli eroi: è un consiglio di quotidiana utilità per i marinai e per gli alpinisti: potrebbe essere stampato in una guida alpina o in un manuale di manovra. In questo paradosso è tutto il principio del coraggio; anche del coraggio più terrestre e brutale. Un uomo tagliato fuori dal mare può salvarsi se rischia la vita sul precipizio; può sfuggire alla morte rasentandola di momento in momento. Un soldato circondato dai nemici, se vuole aprirsi il varco, deve unire un forte desiderio della vita ad una strana negligenza della morte; non deve soltanto aggrapparsi alla vita, poiché allora sarebbe un codardo e non avrebbe scampo; non deve soltanto attendere la morte, perché allora sarebbe un suicida e non avrebbe scampo: deve cercare la vita in uno spirito di furiosa indifferenza per essa; deve desiderare la vita come l’acqua e bere la morte come il vino".
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia
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