domenica 24 luglio 2022

Un aforisma al giorno (questo è uno dei brani più belli del libro...).

L’allegra Rosamund moriva dal ridere: «Non è tutto oro quel che luccica – disse – e inoltre...».

«Non è vero!» gridò Innocent Smith, alzandosi in piedi esaltato. «È tutto oro quel che luccica, specialmente adesso che il nostro è uno Stato Sovrano. A che serve uno Stato Sovrano se non può coniare le proprie sterline d’oro? Possiamo fare di ogni cosa un metallo prezioso, come fecero gli uomini all’alba del mondo. Scelsero l’oro non perché fosse raro; i vostri scienziati possono citarvi venti tipo diversi di fango ben più rari. Scelsero l’oro perché brillava, perché era difficile da trovare, ma una volta trovato era bello. Non si può combattere con spade d’oro, né si possono mangiare biscotti d’oro; l’oro si può solo ammirare, e potete ammirarlo anche qui fuori».

«Cosa c’è di bello nell’oro – andava dicendo – se non che brilla? Diamo forse importanza a una sterlina annerita più di quanta ne diamo al sole di mezzogiorno se è offuscato? Se così fosse, basterebbe usare un bottone nero. Ma non vedete, invece, che tutto in questo giardino ha l’aspetto di un gioiello? E vorreste gentilmente dirmi che diamine c’è di bello nei gioielli se non il fatto che hanno l’aspetto di gioielli? Smettetela di ragionare in termini di compravendita e mettetevi piuttosto a guardare! Aprite gli occhi, e vi sveglierete nella Nuova Gerusalemme.

È tutto oro quel che luccica

alberi e torri di bronzo;

rifulge l’aria dorata della sera

passando sull’erba dorata.

Giunga fino a Gerico 

il grido del valore inestimabile che ha per noi il fango giallo; 

è tutto oro quel che luccica,

perché ciò che luccica è oro.

«E chi l’ha scritto?» chiese Rosamund, divertita.

«Nessuno l’ha mai scritto» le rispose Innocent scavalcando al volo il muretto.

Gilbert Keith Chesterton, Uomovivo.




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