Come vi abbiamo mostrato ieri, la Radiotelevisione Austriaca è tornata più volte sul centocinquantenario della nascita di Chesterton, e lo ha fatto attraverso i commenti di Cornelius Hell, critico letterario austriaco, che ha firmato anche il podcast che trovate nel collegamento in basso nel post, andato in onda il 1 giugno 2024 con il titolo "L'Agente Giovedì". Il critico non nasconde la propria ammirazione per Chesterton e per il suo singolare romanzo autobiografico L'Uomo che fu Giovedì.
Qui di seguito ci permettiamo di proporvi un brevissimo estratto della trascrizione con una nostra rapida traduzione:
"Percezione e verità
Chesterton, nato 150 anni fa, è stato un diagnosta dei tempi da cui possiamo imparare ancora oggi. Già nel 1931 polemizzava contro la convinzione che i nuovi mezzi di comunicazione avrebbero unito le persone di tutto il mondo. Anche nei suoi romanzi, saggi e racconti, l'autore analizza a fondo le filosofie e le scuole di pensiero moderne e il suo stile, che ama il paradosso, è accattivante. Per me, tuttavia, la sua opera più sorprendente e lucida è il romanzo “L'uomo che fu giovedì”. In questo “incubo”, come recita il sottotitolo, un agente segreto della polizia londinese si unisce alla cospirazione mondiale anarchica e, poiché ogni membro ha il nome di un giorno della settimana, viene eletto nel consiglio centrale anarchico come “Giovedì”. Ma a poco a poco i membri scoprono di essere tutti agenti di polizia, tranne il presidente, il gigante Domenica. Vogliono catturarlo, ma lui continua a sfuggire. Chesterton non ha scritto solo un romanzo di agenti, ma gioca anche un gioco acuto con la percezione e la verità. In qualche modo mi piace, questo scrittore contraddittorio, Gilbert Keith Chesterton".
https://religion.orf.at/radio/stories/3225075/
Cornelius Hell |
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