mercoledì 11 dicembre 2013

Una simpaticissima vignetta di Chesterton sul distributismo e su di lui...


La didascalia recita: "Il signor G. K. Chesterton viene ammazzato dagli altri contadini proprietari e piccoli proprietari per aver occupato troppa terra". E in alto a destra c'è la didascalia scritta di pugno da Chesterton con il significativo titolo: "Quando arriva la rivoluzione".

Una piccola spiegazione della simpaticissima vignetta.

Il distributismo vede l'origine del suo nome ed uno dei suoi massimi capisaldi nel concetto dell'equa distribuzione della terra tra il popolo, in particolare tra le famiglie. Ognuno di noi dovrebbe avere abbastanza terra di che vivere autonomamente, in sintesi, e chiunque si appropriasse di una parte di terra di cui non avere alcuna utilità e che sottraesse utilità ad altri, sarebbe un capitalista (se privato); tanto peggio se fosse lo Stato a farlo. Chesterton infatti amava molto riferirsi all'esperienza delle reducciones gesuitiche del Paraguay come al "Paradiso sulla terra" (i guaranì avevano una forma particolare di possesso della terra che coltivavano, che tornava alla comunità una volta deceduti, ma che non potevano vendere né donare ad alcuno in vita, nemmeno ipotecare a vantaggio di usurai e banchieri...).

Ecco, Gilbert si immagina infilzato dai contadini (di cui uno festante leva in aria una falce), reo di occupare (con il suo metro e novanta per centoquaranta e rotti chilogrammi, col suo mantellone gigantesco e la sua sagoma spettacolare) troppa terra...

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