Questo bellissimo aforisma (ma in quale scritto di GKC si trova?) mi ha fatto venire in mente non solo quel pensiero attribuito a uno dei padri del pensiero conservatore moderno, Edmund Burke (1729-1797): «The only thing necessary for the triumph of evil is for good men to do nothing» – «L'unica cosa necessaria per il trionfo del male è l'inerzia dei buoni» –, ma anche un brano di Magistero Pontificio che mi è molto caro. È il discorso pronunciato il 4-5-1987 a Spira, in Germania, dal Beato Giovanni Paolo II. Nella cattedrale che ospita i resti di molti imperatori del Sacro Romano Impero, il Papa aveva parlato di radici cristiane d’Europa, pace mondiale, libertà di religione, riunificazione dei cristiani. Ed ecco il passo sovrapponibile all’aforisma di GKC: «Qualcuno di voi penserà forse in questo momento tra sé e sé: [...] tutte queste cose sono grandi e importanti sfide della nostra epoca; ma cosa posso farci io, da solo? Posso dare qualche contributo personale? E io vi rispondo: Sì, tu da solo puoi mettere qualche cosa in movimento; perché ogni buona risoluzione, ogni pronta assunzione di un compito comincia sempre nell’uomo singolo. Per quanto i singoli sforzi debbano poi essere riuniti per potersi esplicare su più vasta scala, resta il fatto che il sì di una singola persona, dato con generosità e mantenuto nel proprio ambiente con fedeltà, può veramente innescare e promuovere efficacemente profondi cambiamenti per il bene, sia ecclesiale che sociale».
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Questo bellissimo aforisma (ma in quale scritto di GKC si trova?) mi ha fatto venire in mente non solo quel pensiero attribuito a uno dei padri del pensiero conservatore moderno, Edmund Burke (1729-1797): «The only thing necessary for the triumph of evil is for good men to do nothing» – «L'unica cosa necessaria per il trionfo del male è l'inerzia dei buoni» –, ma anche un brano di Magistero Pontificio che mi è molto caro. È il discorso pronunciato il 4-5-1987 a Spira, in Germania, dal Beato Giovanni Paolo II. Nella cattedrale che ospita i resti di molti imperatori del Sacro Romano Impero, il Papa aveva parlato di radici cristiane d’Europa, pace mondiale, libertà di religione, riunificazione dei cristiani. Ed ecco il passo sovrapponibile all’aforisma di GKC: «Qualcuno di voi penserà forse in questo momento tra sé e sé: [...] tutte queste cose sono grandi e importanti sfide della nostra epoca; ma cosa posso farci io, da solo? Posso dare qualche contributo personale? E io vi rispondo: Sì, tu da solo puoi mettere qualche cosa in movimento; perché ogni buona risoluzione, ogni pronta assunzione di un compito comincia sempre nell’uomo singolo. Per quanto i singoli sforzi debbano poi essere riuniti per potersi esplicare su più vasta scala, resta il fatto che il sì di una singola persona, dato con generosità e mantenuto nel proprio ambiente con fedeltà, può veramente innescare e promuovere efficacemente profondi cambiamenti per il bene, sia ecclesiale che sociale».
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