Seppure in ritardo vi segnaliamo il numero di Giugno 2009 del mensile Paulus, curato anche dal nostro Paolo Pegoraro, in cui trovate un articolo sulla Basilica di San Paolo a firma dell'Abate di San Paolo Fuori le Mura Edmund Power dal titolo (che parafrasa Chesterton) "Una catena d'oro di Santi e Peccatori", sui Papi ritratti nella Basilica.
In esso campeggia una citazione del nostro Gilbert tratta da Eretici:
"Nel suo saggio Eretici (1905) lo scrittore inglese G.K. Chesterton spiegò così la compresenza di papi santi e di papi peccatori: «Quando, in un momento simbolico, stava ponendo le basi della Sua grande società, Cristo non scelse come pietra angolare il geniale Paolo o il mistico Giovanni, ma un imbroglione, uno snob, un codardo: in una parola, un uomo. E su quella pietra Egli ha edificato la Sua Chiesa, e le porte dell’Inferno non hanno prevalso su di essa. Tutti gli imperi e tutti i regni sono crollati, per questa intrinseca e costante debolezza, che furono fondati da uomini forti su uomini forti. Ma quest’unica cosa, la storica Chiesa cristiana, fu fondata su un uomo debole, e per questo motivo è indistruttibile. Poiché nessuna catena è più forte del suo anello più debole».
Grazie a Paolo Pegoraro ed anche all'Abate Power, che ci ha assicurato che Chesterton frequentava il monastero dei Benedettini di Londra. Ce n'è sempre una da imparare, sul nostro Gilbert.
Grazie a Paolo Pegoraro ed anche all'Abate Power, che ci ha assicurato che Chesterton frequentava il monastero dei Benedettini di Londra. Ce n'è sempre una da imparare, sul nostro Gilbert.
Nessun commento:
Posta un commento