martedì 12 luglio 2016

A proposito de "Il risveglio della signorina Prim", di Natalia Sanmartin Fenollera

Diverse persone ci hanno segnalato l'esistenza di questo libro che "sa" molto di distributismo. Personalmente l'ho acquistato ed è in coda per essere letto. Siccome Alessandro Musarra, uno dei nostri soci e lettori, ci ha stimolato in tal senso ("che ne pensate…?" ecce

tera, eccetera…), io mi sono permesso di ribattere il chiodo e chiedergli: tu che l'hai letto che ne pensi?

Ecco allora lo scambio di mail e la recensione. Sono bene accette altre opinioni sul volume che si presenta bene. Un grazie cordiale e sincero ad Alessandro Musarra che si è prestato al gioco (che poi gioco non è: reperire in opere non marcatamente della nostra 

Marco Sermarini 

Buongiorno,

vi segnalo un romanzo che ho appena finito e ho trovato molto riuscito... e molto chestertoniano! Mi sembra che non ne abbiate mai parlato: "Il risveglio della signorina Prim", di Natalia Sanmartin Fenollera.
Vi riporto in allegato una pagina.
Grazie di tutto quel che fate per il nostro Chesterton!

Alessandro

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Gentile Socio,
dopo aver contattato il Presidente della società, le aggiungo a quanto già risposto nella precedente mail che del libro che ci ha segnalato non abbiamo ancora parlato. Le chiedo quindi, visto che lo ha letto, di scriverne una recensione (…). Potrebbe anche, qualora volesse, indicarci un po' di più circa l'ispirazione di questo romanzo (ad esempio: come l'ha giustificato la sua autrice?). 
Il Presidente lo ha acquistato e attende di leggerlo.

La ringrazio ancora per la segnalazione.

Cordiali saluti,

La Segreteria Volante

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Buongiorno, 

ho letto con piacere che mi avete preso seriamente, non so se avete fatto bene. Comunque anche io ho preso seriamente voi e ho pertanto scritto qualche riga, come richiestomi. A voi, qui sotto.

Premetto: per quanto mi ritenga indubbiamente un estimatore di Chesterton, non ho letto molte sue opere. Pertanto il mio giudizio attende certamente conferme o smentite più esperte. Nessuno meglio di voi.

Buona Domenica!

Alessandro



Breve recensione – scritta per chi non ha letto il romanzo, nessuna anticipazione sulla trama

Ho letto di recente un romanzo che mi ha stupito piacevolmente e mi sento di segnalare e consigliare. Scritto da un'anonima giornalista spagnola di economia al suo primo approccio alla narrativa, "Il risveglio della signorina Prim" sembra uscito fuori da un mondo lontano, molto lontano dal nostro e dai tempi in cui viviamo. Proprio per questo è perfetto per tentare di riportarci dove dovremmo essere, e di rimetterci in contatto con le cose più vere e belle.
Natalia Sanmartin Fenollera è riuscita a scrivere un romanzo politicamente scorretto con grande intelligenza, senza urtare troppo la sensibilità dell'uomo moderno, veicolando messaggi importanti con delicatezza, direttamente alla sua anima, senza sfidarlo in modo polemico e inutile.
Nel romanzo si racconta di una giovane bibliotecaria che si ritrova a lavorare in un paese di nome Sant'Ireneo di Arnois. Il paese e il proprietario della biblioteca si riveleranno da subito molto diversi dagli schemi a cui è abituata. La protagonista imparerà a conoscere e via via comprendere questo piccolo microcosmo, attraverso le vicende e i dialoghi con gli abitanti del luogo. Situazioni che stimoleranno con continuità in lei domande, turbamenti, riflessioni: un percorso personale profondo che il lettore potrà gustare con curiosità ma anche leggerezza.
Dove mi sembra l'autrice dimostri più talento è nella caratterizzazione dei personaggi, psicologicamente ben strutturati e credibili; e nella capacità di costruire un'opera che si può leggere a diversi livelli, eppure tutti godibili. Il risultato è un romanzo molto originale, costruito armoniosamente, molto denso eppure leggero alla lettura. Che diverte, intrattiene, fa riflettere, trasmette valori importanti e soprattutto fa del bene al cuore del lettore.

Per gli amanti di Chesterton, confermo e rafforzo l'invito a leggere il libro. Sebbene forse altre categorie di persone abbiano più bisogno delle riflessioni che l'opera stimola, chi ama Chesterton dovrebbe però avere più di altri gli strumenti per godere da subito appieno di tutto il valore del romanzo: sarà come la sensazione di respirare, magari ad agosto, tanta aria fresca e pulita. 
Lo spirito chestertoniano si può incontrare sin da subito, nella lettura dell'annuncio pubblicato sul giornale e nel dialogo paradossale tra l'aspirante bibliotecaria e il datore di lavoro. Ma, senza anticipare nulla, posso dirvi che in tutta Sant'Ireneo di Arnois si respira un'aria chestertoniana. Si concepisce la vita come un dono che si può assaporare in tutto, anche e soprattutto nelle piccole cose, a partire dal cibo. Si concepisce la vita sociale con uno stile molto "distributistico". Si apprezzano grandemente le tradizioni, ci si dedica ad agevolare i matrimoni, si respira una certa leggerezza e non manca il buon umore. Si crede in un'educazione e in un'istruzione gestita dalla famiglia e dagli amici, non da istituzioni calate dall'alto. E tutto questo ha un'origine ben precisa: una profonda conversione e una grande e lucida fede.

Leggo ora, a conferma di quanto scritto: Natalia Sanmartin Fenollera racconta in un'intervista di essere cattolica credente e di avere recuperato la fede proprio grazie ad alcuni autori inglesi tra cui Chesterton (gli altri: Newman, Lewis, Tolkien, Waugh).

In merito all'ispirazione per questo lavoro, l'autrice dichiara, in un'altra intervista: 
Il risveglio della signorina Prim nasce da tutto quello che sono al di là del mio lavoro. Io sono una grande lettrice e credo che uno scrittore si alimenti non solo di cibo, ma anche di pagine lette. Mi interessava parlare di due visioni della vita contrapposte, quella della modernità, rappresentata dalla Signorina Prim e quella della tradizione, impersonata dall'"uomo dello scranno".

Alessandro Musarra

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