La banda delle mogli e dei mariti, dei padri e madri e figli ha qualcosa di incoraggiante da dire alla cronaca del mondo, e non è un'opinione teologica. È una truppa di operai affaccendati, per nulla migliori o peggiori di altri, che hanno piantato una bandiera in mezzo al campo, ben in vista. La bandiera del matrimonio è una coercizione a tutti gli effetti, ma coercizione è sinonimo di incoraggiamento e non di schiavitù: «In ogni cosa che vale la pena fare su questa terra, c'è una fase in cui ognuno l'abbandonerebbe, eccetto che per ragioni di necessità o di onore. È da questo punto in poi che l'istituzione sostiene l'uomo e lo aiuta ad appoggiare i piedi sul terreno solido che ha davanti. La coercizione è una forma di incoraggiamento e l'anarchia (o ciò che alcuni chiamano libertà) è fondamentalmente oppressiva, perché è fondamentalmente scoraggiante. Se tutti galleggiassimo in aria come bolle, liberi di andare qua e là in ogni momento, il risultato pratico sarebbe che nessuno avrebbe il coraggio di cominciare una conversazione» (da Cosa c'è di sbagliato nel mondo).
Annalisa Teggi, da Tempi
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