lunedì 11 febbraio 2008

Il 2 Marzo torna il popolo del Family Day! In piazza la petizione per un fisco a misura di famiglia!

Che dire, amici? Bentornato al popolo del Family Day che entra a gamba tesa (e meno male!) in questa campagna elettorale dove il fritto e il rifritto si ripresenteranno in ogni dove!

Il Forum delle Associazioni Familiari propone la petizione che abbiamo già presentato sul nostro blog e la Società Chestertoniana Italiana la troverete a caratteri ben visibili tra le associazioni promotrici nell'articolo de L'Avvenire che cliccando il titolo troverete (è di sabato 9 Febbraio).

Ecco nuovamente il contenuto della petizione:

- Mantenere ed educare i propri figli è, per la famiglia, oltre che un obbligo morale e naturale anche un diritto-dovere costituzionale. - Per questo la grande questione fiscale oggi in Italia è il sistema di tassazione delle famiglie. Un fisco ingiusto significa famiglie povere, famiglie che non ce la fanno, figli che non nascono. Un Paese che non si rinnova. Le famiglie sono fortemente penalizzate, perché non si tiene veramente conto dei carichi familiari.
- Va quindi introdotto un sistema fiscale basato non solo sull’equità verticale (chi più ha più paga), ma anche sull'equità orizzontale per cui, a parità di reddito, chi ha figli da mantenere non deve pagare, in pratica, le stesse tasse di chi non ne ha.
- Il reddito imponibile deve dunque essere calcolato non solo in base al reddito percepito, ma anche in base al numero dei componenti della famiglia.

Chiediamo, quale primo passo verso una vera equità fiscale, un sistema di deduzioni dal reddito pari al reale costo di mantenimento di ogni soggetto a carico, sulla base delle scale di equivalenza, indipendenti dal reddito, che gli studiosi hanno da tempo identificato.
- Questo sistema è semplice, di immediata applicazione, mantiene intatta la progressività del prelievo, può sostituire migliorandolo l’attuale complicato sistema di detrazioni. Il problema di coloro che non godrebbero delle deduzioni, a causa di redditi troppo bassi, i cosiddetti incapienti, si può facilmente risolvere introducendo l’imposta negativa, un’integrazione al reddito pari alla deduzione non goduta.
- In questo modo, nell’ambito di una futura, complessiva riforma del sistema fiscale, sarà possibile prevedere anche l’introduzione di strumenti, quale il quoziente familiare, che abbiano alla base, come soggetto imponibile, non più l’individuo ma il nucleo familiare.


Ora, il 2 Marzo si va tutti in piazza in 134 città italiane con i banchetti a raccogliere le firme per la petizione, tra il popolo che deve sapere chi mena il can per l'aia sull'argomento.

Ricordiamo che possono firmare tutti quelli che hanno compiuto sedici anni. Avete letto bene, sedici anni.

Per cui massima allerta e massima diffusione della questione.

Torneremo presto sull'argomento, cari amici.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bene ad oggi dopo tre giorni abbiamo raccolto circa 40 firme... ala fine ne avremo almeno 1000 se non di più!!!