giovedì 28 febbraio 2008

RU486: è partita la campagna di primavera

Il potere sa sempre come muoversi. Crea il caso, lo pompa mediaticamente, la gente pensa che è giusto così, si deve fare così, non ha termini di paragone in quel calderone antiveritativo (l'aggettivo è di Giuliano Ferrara) che è la televisione. La notizia passa, va, ormai è cosa fatta, l'aborto indolore, fatto a casa, con la pasticchetta è ormai un diritto. Peccato che le cose non stiano così (cioè non è indolore, ci si muore pure, non si potrebbe fare a casa, è l'ennesima porcheria) e poi leggete qui sotto il lancio dell'Agenzia Agi.

Ditemi se non stanno facendo come con la storia di Welby, della Englaro e così via. é l'offensiva di primavera. Ma noi resistiamo, anzi contrattacchiamo dicendo che è tutta una presa per i fondelli.

Vorrei dire di più: con questa storia quanti mangeranno? Quali interessi ci sono dietro? Perché pomparla così alla grande?


COLOZZI: DA CDA AIFA ANCORA NESSUN OK ALLA "RU486"

(AGI) - Roma, 27 feb. - "L'enfasi e la ricchezza di dettagli con cui e' circolata sugli organi di informazione la notizia di un 'primo via libera alla RU486' desta non poco stupore e fa sorgere qualche sospetto. E' evidente che qualcuno voglia creare una sorta di accelerazione mediatica del processo di autorizzazione della pillola abortiva con evidenti finalita' politiche. Magari nella fretta di dare riscontro alla piu' volte annunciata autorizzazione anche in Italia della RU486 da parte del Ministro della Salute". E' l'allarme lanciato da Romano Colozzi, componente del Consiglio di Amministrazione dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e Assessore alle Finanze della Regione Lombardia in relazione alla notizia relativa ad una "prima autorizzazione" che l'Agenzia stessa avrebbe concesso all'utilizzo della pillola RU486.
"Mentre il comportamento e il funzionamento delle strutture interne dell'Aifa verra' valutato nelle sedi opportune - aggiunge Romano Colozzi - sul piano della sostanza penso sia utile precisare che la competenza per l'autorizzazione all'immissione in commercio della RU486, con buona pace di tutti, non e' ne del Ministro della salute, ne del Consiglio superiore di sanita', ne' della Commissione Tecnico Scientifica ne', tanto meno del dott. Viale, ma semplicemente del consiglio di amministrazione dell'AIFA il quale non e' mai stato ancora coinvolto su questo provvedimento e nel momento in cui questo avverra' esso assumera' le determinazioni che piu' riterra' opportune. Da settimane si susseguono pronostici sulla data in cui questa autorizzazione sara' pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e io non voglio entrare nell'elenco di coloro che sparano a caso previsioni. Io so solo che la questione inerente l'utilizzo della RU486 ha fortissime implicazioni sanitarie, etiche, giuridiche, politiche ed economiche e, su tutte queste, il CDA potra' e dovra' fare tutti gli approfondimenti necessari. Essendo questa una questione molto rilevante, credo che la cosa piu' importante sia compiere la scelta giusta senza tenere il cronometro in mano". "Infatti in assenza di comunicati ufficiali da parte dell'Agenzia del Farmaco - conclude Colozzi - e' evidente che vi sia stata una sorta di comunicazione fantasma da parte di qualcuno sicuramente non autorizzato. L'attivita' della Commissione tecnico scientifica dell'Aifa non puo' ne deve avere rilevanza esterna dal momento che essa rappresenta una struttura collaborativa di cui si avvale il Consiglio di amministrazione dell'Aifa con funzioni di mera consulenza interna. E' significativo infatti che episodi di grancassa mediatica sulla valutazione di una nuova AIC non abbia alcun precedente".(AGI) Sma 271235 FEB 08

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