«Per i nostri progetti titanici di fede e rivoluzione, ciò di cui abbiamo bisogno non è una fredda accettazione del mondo con un compromesso, ma qualcosa che ci permetta di odiarlo fervidamente e di amarlo fervidamente. Non vogliamo che la gioia ed il rancore si neutralizzino a vicenda e producano una triste soddisfazione, vogliamo una gratificazione più intensa, un malcontento più intenso. Dobbiamo percepire l'universo come il castello dell'orco, da prendere d'assalto, e al tempo stesso come la nostra villetta, dove possiamo tornare ogni sera».
Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia
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