"M’interessa in modo speciale il fatto che queste dottrine (cattoliche) sembrino tener legata tutta la mia vita fin dall’inizio, come nessuna delle altre dottrine potrebbe fare. Specialmente pare che rendano chiari, simultaneamente, i due problemi della mia felicità di fanciullo, e del mio ansioso meditare di ragazzo. Essi si riferiscono particolarmente ad un’idea centrale della mia vita; non dirò la dottrina che ho sempre insegnato, ma la dottrina che mi sarebbe piaciuto insegnare. L’idea cioè di accettare le cose con gratitudine, ma non di prenderle senza curarsene. Così, il Sacramento della Penitenza dà una vita nuova, e riconcilia l’uomo con tutto ciò che vive, ma non lo fa come lo fanno gli ottimisti e gli edonisti e i predicatori pagani della felicità. Il dono vien fatto ad un prezzo, ed è condizionato alla confessione. In altre parole, il nome del prezzo è Verità, che può essere chiamata anche Realtà; ma significa porsi di fronte alla realtà del proprio essere. Quando il processo vien applicato alle altre persone viene chiamato Realismo.".
Gilbert Keith Chesterton, Autobiografia
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