Giovedì 16 febbraio 2023, alle ore 18,00, presso la Residenza universitaria Pontenavi, Via San Giusto 9, Verona, Giuseppe Colombo presenterà il terzo volume de “Il Trittico nuziale” (Vita e Pensiero 2022) – Chesterton: una sinfonia per quattro voci: religione, famiglia, comunità locale, patria. L’incontro è organizzato dall’Associazione Edith Stein e dai Gruppi chestertoniani veronesi. Il Comitato organizzatore è composto da Alessandro Cortese, Davide Gasparini, Roberto Prisco e Fabio Trevisan.
Per invitare a partecipare all’evento pubblichiamo la recensione al libro di Fabio Trevisan, cultore ed esperto di Chesterton.
Con questo terzo volume: “Chesterton, una Sinfonia per quattro voci” (Edizioni “Vita e Pensiero”, Milano 2022, € 24,00), Giuseppe Colombo, professore di filosofia all’Università Cattolica e coordinatore scientifico del Progetto “Filosofia ed esperienza religiosa”, completa il Trittico nuziale. Legami d’amore per un disegno di civiltà iniziato con “Romeo e Giulietta: gli sposi di Verona” (2020) e proseguito con “I promessi sposi e il pane del perdono” (2021). Come sottolineato nella prefazione, l’autore ha inteso offrire una lettura “sapienziale” fuori dagli schemi della storia della letteratura, della filologia, della psicologia, della sociologia, per cercare di penetrare i testi ed estrarre, secondo la maieutica socratica, quelle verità che danno ossigeno alla mente e al cuore. Le opere del Trittico, come ha affermato Colombo, rispondono a due domande capitali: “Qual è la consistenza dell’uomo?” e “A quale profondità la ricostruzione dell’umano deve cominciare?”. A questi interrogativi, seppur sovente con un linguaggio indiretto, allusivo o allegorico, hanno saputo rispondere in tempi e circostanze diverse Shakespeare, Manzoni e Chesterton, che, secondo Colombo, hanno sciolto l’enigma dell’uomo rivelandone la consistenza in Gesù Cristo e quindi riponendo l’opera di salvezza e di restaurazione dell’umano nella relazione vitale con Dio, con gli altri e con sé stessi. Con riferimento al libro della Genesi l’impulso positivo della creazione è stato passato a setaccio dall’autore, rinvenendo nelle opere del Trittico un riverbero della luce originale, soprattutto nell’affidamento della custodia della meraviglia del creato all’amore sponsale, tanto che l’intero Trittico può rivolgersi con fiducia al futuro e all’eterno con l’ottimismo realistico della speranza.
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