Più di 500 i “veglianti” davanti
a Montecitorio alla vigilia della discussione del progetto di legge Scalfarotto
(PD) e Leone (PDL) contro l’omofobia e la transfobia. Giunti per dare voce ad
una protesta che ha già assunto dimensioni internazionali: quella per la
libertà di pensiero e di espressione. La manifestazione romana ha trovato,
infatti, l’appoggio dei “Manif” francesi i quali contemporaneamente
protestavano dinanzi l’ambasciata italiana a Parigi evidenziando un dissenso
trasversale ai popoli e alle culture che non ha alcuna intenzione di cessare né
diminuire.
L’iniziativa apolitica e
aconfessionale si è tenuta a piazza Montecitorio all’indomani dell’inizio
dell’iter parlamentare di discussione della proposta di legge sull’integrazione
della Legge Mancino-Reale promossa
soprattutto dai parlamentari del
PD e di SEL. Tale proposta, lo ricordiamo, andrebbe ad istituire il reato di
discriminazione per motivi fondati sull’"omofobia" o
"transfobia", in aggiunta a quelli razziali, etnici, nazionali o
religiosi, sanzionando i trasgressori con la reclusione fino a quattro anni.
Nel reato di discriminazione
rientrano tutti quegli
atti volti alla
diffusione di un’opinione
differente da quella
di quanti
affermano la legittimità del
matrimonio omosessuale (e della relativa adozione o produzione mediante fecondazione
artificale di figli). L’approvazione della norma darebbe vita all’istituzione
di un vero e proprio reato d’opinione. Si tratterebbe quindi di una "legge
bavaglio".
A tal fine i “veglianti” de La
Manif Pour Tous ITALIA - in linea con gli iniziatori francesi di questo movimento,
che si preannuncia di portata europea, con l’imminente adesione di altre
nazioni-, hanno voluto ribadire il diritto fondamentale di ogni cittadino a
manifestare il proprio pensiero, garantito dall’art. 21 della Costituzione
Italiana, la quale “riconosce i diritti della famiglia come società naturale
fondata su matrimonio”.
La rilevanza della manifestazione
è apparsa fin dalla sua comparsa sul web e nella sua rapida diffusione nei
social network. Le adesioni, in pochissimo tempo dalla nascita del movimento La
Manif Pour Tous
ITALIA, sono state numerose ed
entusiastiche (soprattutto da parte di giovani).
I “veglianti” hanno voluto
sottolineare ancora una volta il carattere del tutto aconfessionale e apolitico
della manifestazione in particolare e del movimento in generale, evitando
l’esposizione di ogni tipo di simbolo religioso o partitico.
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