Josep Carbonell Rodes è un nostro carissimo amico, un caso più unico che raro perché è catalano, è vissuto diversi anni in Italia, ama l'Italia e ama Chesterton. In sostanza ci segue passo passo da Barcellona e ama molto quello che noi facciamo in Italia per Chesterton. Col suo permesso pubblichiamo una mail indirizzata al nostro presidente Marco Sermarini pochi giorni prima dell'incontro a Barcellona con il nostro carissimo Padre Ian Boyd (tra l'altro Josep ci ha promesso una corrispondenza e delle foto sull'evento).
Noi ringraziamo molto Josep per la stima e l'affetto che ci dimostra e aspettiamo sue notizie!
"Marco, amico,
ho ricevuto la tua attenta e-mail.
Io conosco la Dr. Sílvia Coll-Vinent, insegnante di inglese alla Universitat Ramon Llull di Barcellona, dove ci sarà la conferenza di Fr. Ian Boyd.
È un atto molto importante per me che non posso perdere.
Ho diffuso questo evento con due articoli: alla rivista cattolica Catalunya Cristiana e al giornale digitale El Matí.
Sono molto contento di poter salutare personalmente a Fr. Boyd. Uno dei più informati nel mondo sulla persona, la vita e l’opera del nostro Gilbert.
Mi piacerà, come esemplare rarissimo di chestertoniano italo-catalano, anche salutare Gloria Garafulich per conto della SCI.
Devo dire che il lavoro che fa la SCI in Italia è un miracolo. Ci sono così tanti a parlare di Gilbert che non esiste, nell’universo conosciuto, un caso simile. Credo che, sinceramente, gli italiani possano capire meglio il pensiero, l’atteggiamento vitale e il modo di agire di GKC. La sua capacità innata, intellettuale, appassionata, la sua umanità, sensibilità, spiritosità, familiarità e il fino senso dell’umore mi fa essere più vicino alla mentalità chestertoniana. Infatti, Chesterton come me si trovava in Italia come a casa. Ho trovato tra di voi idee, commenti, recensioni, contributi difficili da trovare in un altro posto. Una ricchezza e varietà sorprendente. Spero da voi una biografia definitiva su Gilbert.
Les amis de Chesterton, in Francia, con il suo blog hanno fatto molto ma ci sono pochi autori a parlarne -tra di loro Philippe Maxence. In Italia è stato un apparizione all’improvviso e costante di gruppi e chestertoniani. Questo fatto deve portare a risultati ancora inimmaginabili.
Ora e sempre,
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