lunedì 31 ottobre 2011

Chesterton in altre parole - Una bella antologia di letterature parla (bene, tra l'altro) di GKC

In questo collegamento con Google Books trovate un brano tratto dalla antologia

Novecento letterario italiano ed europeo: autori e testi scelti, Volume 1,
di Giovanni Casoli, edito da Città Nuova. Riguarda il capitolo su Gilbert Keith Chesterton, 
che riteniamo (per un'antologia) esaustivo e ben fatto.

Addirittura, rara avis, vi si parla delle sue idee distributiste, solitamente ignote 
e censurate in Italia.

E' questo uno dei modi per fare conoscere meglio il nostro GKC.

Eccone un brano:

"Non è un teologo, o un controversista per amore della controversia, ma il cavaliere di una queste medievale alla ricerca del vero e prezioso Graal, sia che scriva un libro o un articolo di giornale, sia che declami una poesia o tenga una conferenza. Emerge in tutta la sua opera uno straordinario spirito d'infanzia, per nulla cieco e mai retorico, mai voluto o costruito, sempre misteriosamente sorgivo, che lo spinge a dire, qua e là, parole che colpiscono chiunque non abbia rinunciato alla propria anima: «In nessun modo un uomo può meritare la visione di una stella o di un tramonto»; «E' l'umiltà che rinnova perennemente la terra e le stelle»; «Il pazzo non è l'uomo che ha perduto la ragione, ma l'uomo che ha perduto tutto fuorché la ragione»; «Un bambino di sette anni si entusiasma a sentir dire che Tommy aprì una porta e vide un drago; un bimbo di tre anni si entusiasma solo a sentir dire che Tommy aprì una porta». Non è la voce di un uomo che parla dell'innocenza, è un'innocenza che parla di sé, con la consapevolezza, però, e questo è il secondo prodigio - dell'adulto che non ha rinnegato il bambino che è stato: «Se qualcuno desiderasse dire che io ho fondato tutta la mia filosofia sociale sulle buffonate di un bambino, altro non farei che inchinarmi, con soddisfazione, e sorridere»" (pag. 237).

Tra l'altro il volume include tra gli autori citati ed esaminati anche Clemente Rebora e John Ronald Reuel Tolkien, il che all'Uomo Vivo suona non bene ma benissimo. Si parla pure di Emilio Cecchi e della Ronda e si accenna nuovamente a Chesterton.


E poi in copertina c'è pure la facciona simpatica di GKC.

Bravo. Grazie.

2 commenti:

Daniele Capuano ha detto...

Cari amici di GKC,
Giovanni Casoli, che conosco e frequento da molti anni (è stato il mio insegnante di letteratura italiana e latina al liceo) e con il quale ho avuto l'onore di collaborare alla stesura dell'antologia da voi citata, è un importante studioso di letteratura (ma anche di filosofia e teologia, ed è un notevole poeta e narratore) che da molti anni si occupa del Gigante: non fosse stato per lui, probabilmente negli anni '90 del secolo scorso non mi sarebbe mai capitata tra le mani una copia di Ortodossia nella vecchia edizione della Morcelliana. Mi rivoltò l'anima come un guanto.
Fra i suoi tanti articoli su GKC mi permetto di segnalarvi questo (trascritto o scannerizzato in modo un po' approssimativo):
http://www.cittanuova.it/contenuto.php?idContenuto=2490&TipoContenuto=articolo&idSito=1

Con stima e amicizia,
Daniele

Daniele Capuano ha detto...

Segnalo anche questa sorta di piccola antologia (in inglese) accessibile online, con molti brani notissimi agli estimatori, lunghe citazioni (utile ritrovarle raccolte in base all'argomento) e qualche aforisma folgorante tratto da articoli spesso non presenti nelle raccolte edite dei saggi.
http://www.basicincome.com/bp/gkc.htm