sabato 12 aprile 2008

Chesterton e le elezioni

"L'uomo comune vota secondo se stesso; vota con metà cervello o una centesima parte di esso. Un uomo dovrebbe votare con tutto se stesso, come quando prega o si sposa. Un uomo dovrebbe votare con la testa e con il cuore, l'anima e lo stomaco, gli occhi per le facce e l'orecchio per la musica; anche (quando sufficientemente provocato) con le mani e con i piedi. Se ha mai visto un bel tramonto, il suo colore cremisi dovrebbe scivolare nel suo voto. Se ha mai sentito splendide canzoni, queste dovrebbero risuonare nelle sue orecchie quando fa la mistica croce. Ma la difficoltà con la democrazia inglese a tutte le elezioni è qualcosa di meno di se stessa. La questione non è tanto se solo una minoranza dell'elettorato vota. Il punto è che solo una minoranza del votante vota".

1 commento:

etendard ha detto...

bello, come al solito.
ciao