martedì 27 maggio 2025

Nicea e i venditori di salsicce - Dialogo a distanza tra Giulio Giorello e il «funambolo del paradosso» G.K. Chesterton | Da l'Osservatore Romano del 18 giugno 2020.

La postfazione dell'edizione di Eretici stampata da Piemme nel 1998 fu firmata dal filosofo e matematico Giulio Giorello (1945 - 2020).

L'Osservatore Romano pensò di riprodurla nel numero del 18 giugno 2020, a tre giorni dalla morte del pensatore milanese.

Ve la riproponiamo perché Giorello fu molto colpito dall'accostamento salsicce - Credo di Nicea, e visto che quest'anno ricorre del Concilio che lo partorì il millesettecentesimo anniversario (delle salsicce riteniamo si parli di una nascita ben precedente, ma non si sa con esattezza, per quanto sembra che ne abbia parlato Marco Terenzio Varrone, quindi...) ci pareva bello sfruttare tutto questo in parte giustificato stupore nella ricorrenza.

È lo stesso Chesterton funambolico di Capelli spaccati in quattro, tanto per fare un esempio, che mai passerà di moda perché è uno degli elementi caratterizzanti l'identikit del cattolicesimo e perché ciò che lo muove sempre ci salverà dalle mode, dalla menzogna mascherata da verità "accettabile" o "più comoda", dal vuoto, dalla distanza astrale del pensiero dalla ragione.

Di seguito un estratto ed il collegamento alla pagina:


L’elenco di battute che, staccate dal contesto, sarebbero degli straordinari aforismi, potrebbe continuare a lungo. Ma ce n’è uno che non solo trovo ancor più straordinario degli altri ma anche fornisce, a mio avviso, la chiave (una delle chiavi?) dell’intero Eretici: «Togliete il Credo di Nicea, e farete un qualche strano torto ai venditori di salsicce». Niente, ci insegna Gilbert Keith Chesterton (GKC), è più concreto di un’idea, purché si sappia vivere con essa e, se è il caso, per essa morire. L’esperienza della (umana) finitezza per il creatore di padre Brown è radicale; ma altrettanto radicale è la sua tensione verso l’infinito. «L’uomo non può amare le cose mortali», ci dice. L’uomo «può solo amare cose immortali», anche se «per un istante» — ed è in questo modo che si coniugano insieme il Credo di Nicea e le salsicce.

https://www.osservatoreromano.va/it/news/2020-06/nicea-e-i-venditori-di-salsicce.html

Giulio Giorello

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