mercoledì 12 ottobre 2022

Un aforisma al giorno.

Avevo scoperto questo buco nel mondo: la necessità di trovare una maniera di amare il mondo senza fidarsene. In qualche modo, bisognava amare il mondo senza essere del mondo. Scoprii questo tratto prominente della teologia cristiana, come una sorta di dura lancia: l’insistenza dogmatica sul carattere personale di Dio e sul fatto che aveva creato un mondo separato da Sé. La lancia del dogma si adattava precisamente al foro del mondo, era concepita evidentemente per incastrarvisi, e allora cominciò ad avvenire una cosa strana: dal momento che queste due parti delle due macchine vennero a combaciare, una nell’altra, tutte le altre parti ingranarono perfettamente con misteriosa esattezza. Io potevo sentire bullone dopo bullone tutto il macchinario mettersi a posto col sollievo proprio dell’assestamento. Sistemata una parte, tutte le altre parti andavano a posto con la stessa esattezza con cui gli orologi, un tocco dopo l’altro, battono il mezzogiorno. Uno dopo l’altro ogni istinto riceveva la sua risposta da una dottrina dopo l’altra. O, per variare la metafora, ero come uno che fosse avanzato attraverso un paese ostile per conquistare un’alta fortezza: caduta la fortezza tutto il territorio si era arreso e stava sicuro alle mie spalle. 

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.


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