martedì 11 novembre 2014

Riapriamo la campagna "Adotta un sinodale"

Cari Amici,

tempo fa abbiamo lanciato la campagna "Adotta un sinodale".

Non era una buttata così, estemporanea.

Vorremmo dare ai padri sinodali l'opportunità di rileggere il nostro Gilbert che è un pozzo di sapienza cristiana difficilmente misurabile, ed anche di saggezza umana, questo perché possano ragionare come ragionava lui. A noi piace così, d'altronde non saremmo chestertoniani.

La campagna consiste nell'acquisto di una o più copie del volume (€ 14,00 + € 3,00 per la spedizione) da inviare a ciascun sinodale. Chiediamo ancora il vostro aiuto perché i partecipanti sono tanti e noi chestertoniani poveri, ma sarebbe un peccato non dare a tutti la possibilità di leggere questo volume che aiuta, aiuta, aiuta tantissimo!

Direte: ma manca un anno al prossimo round (perché la si può mettere come volete, è un round di un vero e proprio match. Non edulcoriamo, non serve, non è nemmeno giusto! E' stata una bella discussione, tosta, tonante, invocata dal Papa stesso, ne abbiamo sentite di cose "originali", ora non fingiamo che tutti sono e siamo d'accordo perché non sarebbe vero, e grazie a Dio è così e non bisogna scandalizzarsene. Siamo qui tutti cattolici e lieti di esserlo perché Sant'Atanasio non si fece scrupolo di dire ai quattro venti che qualcuno stava sbagliando alla grande, e il nostro Chesterton diceva che si può fare una guerra solo per le idee perché sono le idee che muovono il mondo, non i fatti pratici). 
Appunto per questo. Noi chestertoniani preferiamo che si abbia il tempo per avere le giuste idee, che per quello che Chesterton ha sempre detto è molto, molto difficile sostenere che vadano nella corrente dei novatori... Chesterton è quello della democrazia dei morti (dare la parola a chi è già passato a miglior vita, ossia la tradizione), è quello della difesa della famiglia comunque, della vera famiglia, della famiglia alla base dello stato distributista, l'unico antidoto contro i grandi poteri, gli stessi che pressano la Chiesa in ogni modo; Chesterton è quello che voleva una Chiesa che muovesse il mondo e non il contrario (lo so che a molti non piace questa frase, anche contestualizzandola da dove è tratta non cambia di una virgola il suo significato). Chesterton diceva che "Lo scopo complessivo del matrimonio è combattere e sopravvivere fino al momento in cui l’incompatibilità è fuori discussione. Perché uomo e donna, in quanto tali, sono incompatibili". E ancora: "La dottrina (...) non provoca discordie, anzi: solo una dottrina può sanare le nostre discordie" (le citazioni vengono da Cosa c'è di sbagliato nel mondo, altro volume che dovremmo regalare a tutti i sinodali).

Va bene, chi vuole partecipare lo può fare aderendo mediante e solo mediante email: societachestertoniana@gmail.com e versando € 17,00 sul ccp della Società. Diremo a ciascuno dei partecipanti per chi avrà acquistato il volume.

Marco Sermarini


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