PAOLO MORGANTI, traduttore-sosia del nostro Gilbert K. Chesterton, porta in libreria un romanzo in cui un acuto prete di campagna e un alchimista indagano nel Friuli del 1500, aiutati da maghi-sciamani votati al Bene
Paolo Morganti, non pago della sua vicinanza letteraria con il geniale padre Brown, ha mosso nel suo primo romanzo 'serio', in libreria dal 20 di novembre, un acuto e simpaticissimo pievano di una piccola contea per fargli svelare, tra rogazioni, benedizioni e funerali, chi si cela diatro ad afferati delitti, che privano le vittime del cuore.
Questa è una delle premesse del corposo romanzo (352 pagine, godibilissime!) stile 'Il nome della rosa', intitolato 'Il giardino del benandante', pubblicato dalla Morganti editori (www.morgantieditori.it).
La storia de 'Il giardino del benandante' si snoda nelle terre del medio Friuli, dalla primavera del 1526, tempo in cui il pittore Giovanni Antonio de' Sacchis, conosciuto come il Pordenone, dipinge le tele per la pala dell'altare della chiesa di san Lorenzo. Mentre il pittore schizza i bozzetti preparatori e commissiona allo speziale del luogo dei colori che risultano dotati di qualità straordinarie, la pacifica e operosa contea di Varmo, retta dal conte Leonardo, della nobile schiatta di feudatari del luogo, viene scossa da oscuri omicidi, compiuti privando le vittime del cuore.
Il pragmatico Angelo Tonizzo comandante della guarnigione del castello, non riuscendo a far luce sulle raccapriccianti morti, si trova a sua insaputa supportato nelle indagini da pre' Michele, pievano del luogo, e da Martino da Madrìsio, speziale e alchimista.
Tra una messa, una rogazione e un'indigestione pre' Michele distrae Martino dai suoi uffici di speziale e dalla giovane mugnaia Mèliga, conducendolo in calesse in lungo e in largo attraverso le contee, alla ricerca degli indizi lasciati dall'assassino e delle storie personali delle vittime. Ma il movente è oscuro, se non addirittura diabolico, e i due stentano nel procedere verso la verità che permetta l'arresto e la condanna del colpevole. Alcune donne e uomini straordinari, che appartengono alla schiera di sciamani votati al Bene, conosciuti nel Friuli del XVI secolo con il nome di benandanti, vengono in loro aiuto. Essi, dalle loro visioni e dalle battaglie combattute in spirito, a ogni cambio di stagione contro l'esercito del Male, conoscono la verità e sanno che un immane pericolo minaccia gli uomini e la natura. Il prete e lo speziale vengono così in contatto con una realtà sovrannaturale in cui anime vaganti, spiriti silvani, demoni e angeli si fronteggiano sollecitati dalle azioni di uomini buoni e di uomini malvagi.
Per tutti i soci chestertoniani che acquisteranno il libro in redazione (segreteria@morgantieditori.it), non dovranno pagare le spese di spedizione e sarà aggiunto nel pacco un secondo libro-sorpresa in omaggio.
MORGANTI EDITORI
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