Da La Stampa - 22/07/2010 - Il neretto è nostro
Se Obama è soltanto una grande illusione
di MARCO BARDAZZI
Accecato dalla luce dell’obamismo di questi anni, il mondo pare non aver ancora messo a fuoco il personaggio che la emana. Sei anni dopo l’apparizione a una Convention dei democratici che in una notte lo trasformò da sconosciuto a star, Barack Obama resta per molti aspetti fondamentalmente un mistero. O un’illusione, secondo la tesi di un saggio di Martino Cervo e Mattia Ferraresi (Obama: l’irresistibile ascesa di un’illusione, ed. Rubbettino, pp. 128, euro 10), che tenta un’inedita analisi del fenomeno.
Dell’uomo più raccontato sul pianeta Terra «non sappiamo praticamente nulla», sostengono Cervo e Ferraresi. O meglio: conosciamo i dettagli della sua biografia, ma il quadro d’insieme offre «migliaia di suggestioni, non una figura». Obama ha stregato gli americani e il mondo non con una chiara linea politica o un programma di governo, ma offrendo se stesso come risposta all’ansia collettiva di cambiamento. «Sono abbastanza nuovo sulla scena politica - dice Obama in una delle innumerevoli citazioni offerte dal libro - da poter servire come schermo bianco su cui persone di idee largamente diverse possono proiettare le proprie visioni». Nel momento stesso in cui esortava gli americani a votarlo all’insegna del «Yes, we can», Obama per gli autori stava in realtà chiedendo un cieco atto di fede in un uomo che affermava, messianicamente: «Yes, I can».
Per interpretare Obama, Cervo e Ferraresi si avventurano su un terreno minato, ma originale. Emergono così paragoni con Giuliano Felsemburgh, protagonista del profetico Il Padrone del Mondo (1907) di Robert Hugh Benson; l’Anticristo di Solov’ëv; Zelig di Woody Allen; perfino Gioacchino da Fiore, insieme a riflessioni di Chesterton, Borges, De Lubac.
Chiavi interpretative stimolanti, anche se talvolta sembrano ricordare sterili dibattiti di vent’anni fa sull’assai meno seducente George Bush padre e il suo «Nuovo ordine mondiale». In quel caso a chiudere la riflessione ci pensò la crisi economica, che spazzò via Bush e le sue ambizioni di un secondo mandato alla Casa Bianca. La dura realtà potrebbe ora fare il bis con Obama, prima nelle elezioni di Midterm a novembre e poi alle presidenziali del 2012.
Autori: Martino Cervo, Mattia Ferraresi
Titolo: Obama: l’irresistibile ascesa di un’illusione
Edizioni: Rubbettino
Pagine: 128
Prezzo: euro 10
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