Da Asianews. Noi naturalmente stiamo con Bagnasco. Vorremmo che tutti i cattolici lo dicessero. E anche i non cattolici, anche quelli che di solito e prima di tutto criticano la Chiesa e i suoi uomini.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Il presidente dei vescovi italiani, mons. Angelo Bagnasco, fatto oggetto di pesanti minacce, ha ricevuto il sostegno del papa e della Chiesa italiana, che lo esortano a non farsi intimidire. Ieri mattina ha ricevuto prima una telefonata personale di solidarietà da parte di Benedetto XVI, poi un telegramma ufficiale. Nel messaggio scritto a nome del papa dal segretario di stato vaticano card. Tarcisio Bertone, il pontefice esorta anche l’arcivescovo a ''continuare ad operare per il bene comune, difendendo e promuovendo quei valori umani e religiosi, senza i quali non e' possibile costruire vere, libere e stabili democrazie''. Il papa si dice anche ''profondamente addolorato e colpito'' per i ''gravi e deprecabili episodi che turbano la serena convivenza della comunità ecclesiale e civile''.
Mons. Bagnasco, arcivescovo di Genova, è da tempo preso di mira con pressioni e minacce. All’inizio di aprile era stato messo sotto scorta, dopo che sul portale della cattedrale della sua città e in diverse città italiane sono apparse scritte contro di lui. Giorni fa egli ha pure ricevuto una busta contenente una pallottola e una sua foto segnata da un mirino.
L’ostilità verso rappresentanti della Chiesa italiana è cresciuta dopo che i vescovi hanno dichiarato la loro opposizione a un progetto di legge che legalizza le unioni di fatto, anche fra omosessuali. Secondo i vescovi il progetto di legge (detto “sui Dico”) svilisce il valore naturale e spirituale della famiglia come rapporto fra uomo e donna e mina la stabilità della società. Per questo la Chiesa italiana ha programmato per il 12 maggio un raduno nazionale chiamato “Family Day”, a sostegno della famiglia naturale.
Solidarietà a mons. Bagnasco è anche giunta da diverse sezioni del mondo politico italiano. Nella scorsa settimana, alcuni politici italiani di estrema sinistra al Parlamento europeo avevano cercato di accusare il prelato e la Chiesa di “omofobia”.
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