Joe Grabowski è un nostro caro amico ed uno dei vicepresidenti della Society of G. K. Chesterton, la Società Chestertoniana Americana. Conduce una rubrica su YouTube intitolata Uncommon Sense.
Questa puntata è dedicata all'intervista a Matt Kelly, il batterista dei Dropkick Murphys, un gruppo americano di Celtic Punk, musica che - direbbe un mio amico - trita.
Matt è famoso, oltre che per la sua bravura, anche perché la sua grancassa ha la facciona di Chesterton attaccata sopra. Gli è molto grato, infatti dice che grazie a Chesterton è riuscito a riavvicinarsi alla Chiesa e alla pratica della religione, a riconciliare filosofia e teologia, a conoscere il distributismo.
L'intervista indugia molto sui temi della fede e sul ruolo di Chesterton nell'approccio ad essa. È interessante.
Ad un certo punto Matt Kelly fa un cenno ad una canzone degli Iron Maiden (Revelation) in cui sono inserite alcune parole di O God of Earth and Altar, un inno ecclesiastico composto da Chesterton. Degli Iron Maiden abbiamo parlato diverse volte (qui e qui; nel secondo post si parla di Bruce Dickinson, il cantante del gruppo, che dice di apprezzare molto gli inni e accenna proprio a questa circostanza).
Questi incroci imprevisti mi affascinano e il fatto che Chesterton ne sia la causa conferma la sua vitalità e la sua capacità di attraversare indenne il tempo.
Marco Sermarini
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