Chesterton sbarcò in America in pieno Proibizionismo. Una delle prime dichiarazioni che fece fu a difesa della libertà dell'uomo di bere, anche fino a ubriacarsi.
E lo fece a modo suo, cioé svelando il vero buco nero che c'è dietro l'esagerazione nel bere.
"Ci sono due modi di bere. Se uno è felice, beve per esprimere la sua gioia. Questo è un buon bere. Ma c'è anche il caso di chi è talmente infelice da bere per cercare la felicità. E non arrivi alla radice del suo problema facendolo smettere di bere".
Si chiacchiera del diritto delle ragazze a ubriacarsi senza correre il pericolo di essere stuprate. La Vanoni gioca con le parole dicendo che il lupo non è nel bicchiere ma è fuori dal bicchiere.
Non rido. Un lupo nel bicchiere c'è. Ed è l'infelicità di cui parla Chesterton, urlata a gran voce da ragazze e ragazzi nella smania di divertirmento sempre più fuori dalle righe. Hanno un'incontenibile ardore dentro che si guasta in incontinenza. Il numero di drink è inversamente proporzionale alle gocce assaporate di una felicità irriducidile e incarnata.
E la radice del problema è altrove, in un'altra sete.
Annalisa Teggi (tratto dal suo profilo Facebook)
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