venerdì 30 novembre 2018

"Magia e altri sette drammi", nuova uscita chestertoniana, cose antiche e cose nuove...


È uscita da poco Magia e altri sette drammi, la prima raccolta in italiano di opere teatrali di Chesterton. Molti di questi testi sono inediti assoluti nella nostra lingua, e difficili da trovare anche in inglese; il risultato è un bel librozzo consistente, di quasi 380 pagine.
I testi, ordinati cronologicamente, spaziano per tutta la vita di letterato di GKC: da Il cavaliere pazzo, scritto a fine ottocento, a La sorpresa, scritta intorno al 1932. 
Com'è noto, Chesterton aveva una spiccata predisposizione per il dialogo drammatico. Tutti noi conosciamo il giudizio positivissimo che ne diede Shaw: secondo il drammaturgo premio Nobel, GKC stava addirittura sprecando il suo talento nel dedicarsi ad altre cose oltre allo scrivere per il palcoscenico.
In questa raccolta vediamo questo talento all'opera, in una molteplicità di forme eterogenee: due drammi in versi (Il cavaliere pazzo e Il tacchino e il turco), un'opera "politica" in quattro atti (Il sunto e la cronaca concisa del tempo), due piccole scene a tema (Quel che non volete e La tentazione di sant'Antonio), e tre belle commedie in più atti (MagiaLa sorpresaIl giudizio del dottor Johnson).
Non voglio dare altre spiegazioni, perché credo che sia bello incontrare un libro senza preconcetti e lasciarsi sorprendere nello scoprirlo. Certo qui c'è l'occasione per conoscere un aspetto finora molto trascurato dell'opera di Chesterton, quello di drammaturgo: con intrecci, personaggi, battute e colpi di scena che, ne sono certo, non mancheranno di stupire.

— Giulio Mainardi,
il traduttore



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