Questo è il compito impegnativo che sta di fronte agli educatori: essi devono insegnare alla gente a degustare i colori come fossero liquori. Hanno il difficile compito di trasformare degli ubriaconi in degustatori. Se il ventesimo secolo riuscirà a portare a termine questo compito, sarà almeno in pari con il dodicesimo secolo.
Gilbert Keith Chesterton, Cosa c'è di sbagliato nel mondo
No, no, no... poveracci quelli che lo leggeranno... Io godo, ma la maggior parte avrà da ridire chissà quanto... Com'è diverso questo Chesterton da quello che ci siamo costruiti in testa... è un vero santo, il prototipo di quello che egli stesso descrive in giganti come San Francesco d'Assisi e San Tommaso d'Aquino... il santo è un contravveleno, perché cerca di togliere il veleno che abbiamo nella testa, come farebbe un babbo coi figli, un buon prete, un buon vescovo, un insegnante serio davanti ai suoi figli o allievi o amici, infischiandosene di quello che dice il mondo. Se non è questo il compito di un educatore, qual è?
Marco Sermarini
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