I Chesterton trovarono a Battersea un ambiente cordiale; il costo della vita era molto basso e ciò fu di notevole aiuto, dato che Gilbert, pur acquistando fama rapidamente, era ancora povero, decisamente povero secondo i parametri della classe media di quel tempo. «Eravamo poveri in quei giorni - ricorda mrs. Saxon Mills, amica della coppia. - Quando eravamo al verde, erano i Chesterton a darci una mano. Quando erano loro a essere al verde, provvedevamo noi». I Mills, che avevano conosciuto Cecil per primo, rimasero amici dei Chesterton per tutta la vita, come del resto i Kennedy. Rann Kennedy era un lettore avido e possedeva una biblioteca ragguardevole, soprattutto di letteratura classica. Ad alta voce leggeva spesso «lunghi brani di Platone» a Gilbert e questi se ne veniva poi via con le tasche rigonfie dei libri me no voluminosi. Invariabilmente si dimenticava di restituirli, sicché Frances di tanto in tanto li riuniva, riportandoli con un biglietto: «Chiedo scusa, come al solito, per quel ladro di mio marito». Kennedy si meravigliava per la capacità di Chesterton di «cogliere il nocciolo di qualcosa che aveva appena ascolta to. Sapeva ciò che gli scrittori più autorevoli sapevano; solo che loro non lo sapevano. In tre ore, ciondolando davanti a uno scaffale, avrebbe lasciato da parte tutto il superfluo per assorbire soltanto gli elementi vitali. Era animato dallo stesso spirito demoniaco di Socrate». Era come se Chesterton - così pareva a Kennedy - fosse stato istruito dallo Spirito Santo.
Michael Ffinch, Chesterton
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