
La politica di Ivywood viene sfidata da Dalroy insieme al suo compagno di avventure, l'oste Humprey Pump: viaggiano in coppia per l'Inghilterra portandosi dietro l'insegna del pub "La vecchia nave", una botte di rum e del formaggio. Nei luoghi dove fanno sventolare quest'insegna, arriva sempre gente a chiedere da bere e da mangiare. È ciò che Chesterton avrebbe voluto dire a Henry James: l'Europa non fu pianificata a tavolino da un gruppo di intellettuali, fu nutrita dall'idea cristiana di compagnia, una condivisione carnale e spirituale nata attorno a quella tavola dove dodici uomini presero il pane e il vino offerto dal loro amico e maestro. Lord Ivywood è solo e rimugina astrattamente su visioni politiche votate al dio Progresso; di fronte a lui Dalroy e Pump imbandiscono una tavolata di uomini che – come Belloc quel giorno! – amano stare in compagnia per bere, mangiare e confrontarsi seriamente sulle questioni della vita.
La rivolta contro ogni riduzione dell'umano comincia al pub, che Chesterton riteneva il vero organo della democrazia inglese: «La vera socievolezza comincia sempre con un fuoco, del cibo, qualcosa da bere e con qualche parola sul fatto che piove o fa freddo. Quelli che non partono dal fine corporeo delle cose sono degli insolenti. Ogni anima umana deve provare su se stessa la gigante umiltà dell'Incarnazione. Ogni uomo deve vestirsi della carne per poter incontrare l'umanità».
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