Giovannino Guareschi in una bellissima immagine con i figli Albertino e Carlotta detta La Pasionaria
Da Il Foglio del 15 Settembre 2008, articolo di Pietro Vietti (cliccando il nostro titolo lo avete tutto per intero) dal titolo L'uomo candido, su Giovannino Guareschi, il Chesterton d'Italia (con intervista al nostro Alessandro Gnocchi, coautore della bella mostra del Meeting con l'altro nostro, Paolo Gulisano):
"(...) Un umorismo che, secondo Gnocchi, “fa vedere innanzitutto che il cristianesimo non è noioso, e nel caso di Guareschi è la dimostrazione che un umorista è innanzitutto un uomo serio: perché l’umorista non è colui che sa ridere di tutto, ma colui che sa che non è possibile ridere di tutto”. Come succede nei suoi romanzi, dove il primo a essere ironico è proprio colui che secondo Gnocchi “è il vero protagonista delle storie di don Camillo: Gesù”. I dialoghi tra don Camillo e il Crocifisso hanno infatti la rara capacità (riscontrabile per esempio in Gilbert K. Chesterton) di far ridere e pensare insieme (...)".
"(...) Un umorismo che, secondo Gnocchi, “fa vedere innanzitutto che il cristianesimo non è noioso, e nel caso di Guareschi è la dimostrazione che un umorista è innanzitutto un uomo serio: perché l’umorista non è colui che sa ridere di tutto, ma colui che sa che non è possibile ridere di tutto”. Come succede nei suoi romanzi, dove il primo a essere ironico è proprio colui che secondo Gnocchi “è il vero protagonista delle storie di don Camillo: Gesù”. I dialoghi tra don Camillo e il Crocifisso hanno infatti la rara capacità (riscontrabile per esempio in Gilbert K. Chesterton) di far ridere e pensare insieme (...)".
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