Proseguo il tentativo di esplorare la proficua ed affascinante relazione tra Chesterton e Tolkien, e di dare maggiori elementi per valutare l'influenza del Nostro Gilbert sul professore oxoniense.
Ripropongo (già lo facemmo nel 2018, a ridosso della pubblicazione dell'articolo) uno scritto di Luca Fumagalli sul rapporto tra i due scrittori. Tra l'altro il giovane ricercatore afferma:
"... come è chiaro dai suoi scritti, Tolkien conosceva e ammirava i lavori di Chesterton. Nel saggio Sulla fiaba (1947), per esempio, Chesterton viene citato in varie occasioni, sempre in termini favorevoli. A tal proposito scrive Robert J. Reilly in Tolkien and the Fairy Story: «Che il cristianesimo romantico di Tolkien non sia unico è ovvio dal riferimento a persone come C. S. Lewis e Charles Williams. Lo storico, a sua volta, troverà dietro tutti e tre il volto di Chesterton, e dietro di lui quello di uno degli autori più apprezzati da Chesterton e da Lewis, George MacDonald»".
Il resto dell'articolo è disponibile qui sotto:
Marco Sermarini
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