domenica 18 febbraio 2007

Il Biffi - pensiero: "Gilbert Keith Chesterton è stato un dono fatto alla cattolicità (e all'umanità intera) direttamente da Dio".


"Non era facile esercitare l'arte pastorale a Milano in quegli anni, quando la contestazione ecclesiale ecclesiale aveva ancora l'impeto e la spregiudicatezza dei suoi inizi... Eppure il mio cuore restava in festa. Il segreto era che, per una grazia singolare, tendevo l'orecchio e percepivo l'allegria cosmica degli abitanti del cielo. (...) I cherubini e i serafini partecipano alle nostre sofferenze e alle nostre pene, ma non per questo si immalinconiscono" giacché "essi attingono direttamente dalla felicità eterna di Dio".

"Un cardinale che non gioca a bocce o non si affaccia mai a contemplare la luna, non scrive filastrocche per i bambini della scuola materna o non alleva canarini, ma compie solo quello che in ogni caso gli verrà attribuitio dalle biografie ufficiali, è più pericoloso per la cristianità di un eresiarca".

"Stiamo segando il ramo su cui siamo seduti e ci angosciamo per lo scricchiolio che sentiamo sotto di noi".

"Il vero problema è dato dal mondo degli adulti che da trent'anni ha rinunciato ad educare, anzi ha teorizzato la non educazione e poi si meraviglia dei selvaggi che si ritrova in casa".

"Mangiare i tortellini con la prospettiva della vita eterna li rende migliori, più che mangiarli con la prospettiva di finire nel nulla".

"Noi non rimproveriamo alla società tragressiva di mirare al godimento e al benessere; le rimproveriamo piuttosto di non riuscirci".

"(...) Chesterton -col suo discorso libero, sensato, non conformista- si è dato da fare a mantenere nel mio animo intraprendente e curioso un minimo di sanità mentale: di una prerogativa cioè che mi appare (oggi più che mai) tanto necessaria quanto scarsamente diffusa".

"Gilbert Keith Chesterton è stato un dono fatto alla cattolicità (e all'umanità intera) direttamente da Dio".

Card. Giacomo Biffi

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