Morto nel 1226 e canonizzato solo due anni più tardi, san Francesco d’Assisi divenne ben presto protagonista di molte opere (narrative o saggistiche). Fin da subito nacque una fiorente letteratura sul santo.
L’agiografia due-trecentesca presentava san Francesco d’Assisi secondo una duplice tradizione. Ad un’impostazione in cui il santo veniva descritto in chiave edulcorata e miracolistica, che trovava la sua espressione nella Legenda prima e nella Legenda secunda di Jacopo da Varagine (1228-1298) e nel XIV secolo nei Fioretti di san Francesco (1370-1390), se ne contrapponeva un’altra più realistica riconosciuta come più veritiera e attendibile dall’ordine francescano delle origini di cui esempio più famoso era la Legenda maior (1260-1263) di san Bonaventura da Bagnoregio (1217/1221 circa-1274).
Ma chi era davvero san Francesco? Per ricostruirne la figura consigliamo la lettura dell’interessante saggio San Francesco d’Assisi (edizioni Lindau) di G. K. Chesterton (1876-1924) e del romanzo Il gioioso mendicante (edizioni Rizzoli) di Louis de Wohl (1903-1961).
L’immensa produzione di Chesterton, scrittore e giornalista, spazia dalla narrativa (ad esempio, L’uomo che fu giovedì, I racconti di Padre Brown) alla saggistica fino alla miriade di articoli giornalistici che l’hanno reso il più brillante giornalista inglese del secolo scorso.
L’immensa produzione di Chesterton, scrittore e giornalista, spazia dalla narrativa (ad esempio, L’uomo che fu giovedì, I racconti di Padre Brown) alla saggistica fino alla miriade di articoli giornalistici che l’hanno reso il più brillante giornalista inglese del secolo scorso.
Il resto nel collegamento qui sotto:
https://www.giovannifighera.it/letture-per-lestate-chi-era-san-francesco-ce-lo-spiega-chesterton/
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