Una bella storia che ci viene resa nota da un bravo giornalista come Fausto Biloslavo (uno che fa sul serio il giornalista, e i pallettoni volanti da guerra di cui parla spesso nei suoi articoli sono quelli che ha visto fischiare sopra la sua testa e non da un hotel):
Boom per il network che parla alla minoranza religiosa perseguitata in Medio Oriente. Sat-7 trasmette in 22 paesi islamici, con picchi da 10 milioni
Una televisione cristiana per il Medio Oriente e il Nord Africa, che tenga viva una minoranza sempre sotto tiro e attragga pure telespettatori musulmani. È questa la «missione » di Sat-7, una rete satellitare fondata nel 1995, che da un paio d'anni si è rivitalizzata con 7 milioni di telespettatori abituali.
Il quartier generale si trova a Nicosia, sull'isola di Cipro e nel corso del tempo il network si è allargato a cinque canali che trasmettono in 22 paesi musulmani. Il più importante è Sat-7 Arabic, che ha avuto punte di audience di 10 milioni. Il canale dedicato ai bambini, che fra Medio Oriente e Nord Africa sono 100 milioni, sta riscuotendo un grande successo. Sat-7 trasmette anche in farsi, la lingua parlata dagliiraniani. Nella patria degli ayatollah la minoranza cristiana è stimata oltre le 200mila persone.
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