giovedì 15 novembre 2007

L'utopia degli usurai recensita da Libero e segnalata da Repubblica

Cari Amici,
sono lieto di girarvi le segnalazioni dell'amico Apota (vi segnalo il suo blog, nei link qui a fianco) e di innocenzosmith (vi segnalo il suo blog, sempre qui a fianco, sotto l'insegna de L'Osteria Volante), che ci riferiscono della recensione da parte di Davide Brullo su Libero (qui sopra trovate la pagina in jpeg, Libero fa pagare tutto quello che pubblica), e di un lungo brano a pag. 12-13 della "Domenica della Repubblica", inserto settimanale del noto quotidiano romano, che trovate a queste coordinate: http://download.repubblica.it/pdf/domenica/2007/04112007.pdf

Chiaramente i repubblicani o repubblichini sottolineano il carattere della critica al capitalismo, forse strumentalmente. Ma è proprio impossibile strumentalizzare Chesterton.
Comunque va benissimo, perché se ne deve parlare! Possibilmente, però, a proposito.

E' nota la critica di Chesterton, Belloc e padre McNabb al capitalismo come pure al collettivismo di ogni razza e risma. Erano fautori del distributismo, e allora tutto va compreso in quell'ottica.

A proposito di letture interessanti e di distributismo (che qualcuno cita ma spessissimo a sproposito, sconoscendo quasi completamente l'argomento), vale la pena di leggere Lo stato servile di Hilaire Belloc, pubblicato in Italia (una delle sue poche opere) da LiberiLibri di Macerata (editrice di stampo liberale che vuole tirare acqua a quel mulino, ma secondo me è pure difficile fare questo...), spendendo pochi euro.


Sono studi che andrebbero riportai in auge. Hanno molto di interessante.

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