mercoledì 6 novembre 2024

Chi era Philip Gibbs?

Sir Philip Gibbs, KBE.


Ieri abbiamo pubblicato quel simpatico resoconto di Philip Gibbs a proposito degli anni trascorsi come vicino di casa di Chesterton, ma chi era Philip Gibbs?

Sir Philip Armand Hamilton Gibbs KBE (che significa Knight of the British Empire, Cavaliere dell'Impero Britannico) nacque a Kensington il 1 maggio 1877 e morì nel Surrey il 10 marzo 1962. È stato un giornalista corrispondente di guerra, anzi, fu uno dei cinque reporter ufficiali britannici durante la Prima guerra mondiale. Altri quattro dei suoi fratelli furono anch'essi scrittori o giornalisti: A. Hamilton Gibbs, Francis Hamilton Gibbs, Helen Hamilton Gibbs e Cosmo Hamilton; anche il padre Henry James Gibbs fu giornalista, e pure il suo unico figlio Anthony.


Gibbs fu educato a casa e suo padre era cattolico. La mamma era figlia di un pastore anglicano ma in occasione del matrimonio si convertì al cattolicesimo. Fin da giovane Philip pensò di intraprendere la carriera di scrittore.


Il suo primo articolo ad essere pubblicato fu del 1894 e apparve sul Daily Chronicle; cinque anni dopo pubblicò il primo di molti libri, Founders of the Empire


Uomo di idee liberali, Gibbs si interessò ai movimenti popolari dell'epoca, incluso il movimento delle suffragette, e pubblicò nel 1910 un libro su questo movimento. Con le crescenti tensioni in Europa negli anni immediatamente precedenti il 1914, Gibbs espresse più volte la convinzione che la guerra potesse essere evitata tra l'Intesa e le Potenze Centrali. Allo scoppio della guerra mondiale fu uno dei cinque reporter ufficiali al fronte. Ma non passò molto tempo prima che il War Office di Londra decidesse di “gestire” l'informazione popolare sulla guerra, in parte censurando i reportage di guerra. A Gibbs fu negato il permesso di rimanere sul fronte occidentale; egli rifiutò testardamente di tornare, ma fu arrestato e rispedito a casa.


La carriera di Gibbs nel dopoguerra continuò ad essere quanto mai varia. Subito dopo la guerra intraprese un tour di conferenze negli Stati Uniti e ottenne anche la prima intervista giornalistica con un Papa, Benedetto XV.


Lavorando come giornalista freelance, dopo essersi dimesso dal Daily Chronicle per il sostegno alla politica irlandese del governo Lloyd George, pubblicò una serie di libri e articoli, tra cui un'autobiografia, Adventures in Journalism (1923).


Lo scoppio della Seconda guerra mondiale nel 1939 portò a Gibbs un nuovo incarico come corrispondente di guerra, questa volta per il Daily Sketch. Tuttavia, esso fu breve e trascorse parte della guerra alle dipendenze del Ministero dell'Informazione, il dipartimento responsabile della pubblicità e della propaganda che il governo britannico aveva ristabilito nel settembre 1939. Nel 1946 pubblicò un secondo volume di memorie, The Pageant of the Years. Seguirono altri due volumi nel 1949 e nel 1957, Crowded Company e Life's Adventure.


Di lui dirà George Orwell:


Ancor più che in altri momenti, i pezzi grossi del giornalismo letterario erano impegnati a fingere che l'era precedente all'ultima non fosse giunta al termine. Squire governava il “London Mercury”, Gibbs e Walpole erano gli dei delle biblioteche, c'era il culto dell'allegria e della virilità, della birra e del cricket, delle pipe di radica e della monogamia, ed era sempre possibile guadagnare qualche ghinea scrivendo un articolo che denunciasse gli “sballati”.

George Orwell, Inside the Whale.






martedì 5 novembre 2024

Aneddoti su Chesterton - Sir Philip Gibbs e la sua paura che Chesterton cadesse...

Sir Philip Gibs, KBE.


Overstrand Mansions, Prince of Wales Road,
Battersea, London.


Sir Philip Gibbs fu un famoso corrispondente di guerra inglese ed ebbe la ventura di vivere nello stesso condominio del Nostro Eroe quando viveva a Battersea, nelle Overstrand Mansions. Questo è il suo racconto di quegli anni di vicinato, una ventina di anni dopo:

_______

G.K. Chesterton, che abitava negli Overstrand Mansions, immediatamente sopra la mia testa - pregavo sempre che non cadesse -, una volta osservò che se mai avesse avuto la fortuna di naufragare su un'isola deserta, avrebbe voluto farlo con l'intera popolazione di Prince of Wales Road, che riteneva la più interessante collezione di persone al mondo. Lo pensavo anch'io...

Ogni volta che lo vedevo ammiravo sempre più profondamente la gamma delle sueconoscenze, la sua immensa arguzia e fantasia, il suo idealismo geniale, allegro e appassionatamente sincero. Dal mio appartamento al piano terra, ogni mattina alle 10, osservavo un certo rituale della sua vita. Compariva una vecchia carrozza, con un vecchio cavallo e un vecchio conducente. Poi scendeva G.K.C., una figura imponente e splendida con un gran mantello e un cappello a cilindro, come un brigante in procinto di partire per una grande avventura, e anche se non era diretto oltre Fleet Street era un'avventura abbastanza grande, che portava a grandi voli di fantasia e di azzardo. Dopo di lui arrivava la signora Chesterton, una figura piccola, quasi nascosta dalla grandezza del marito. Quando Chesterton saliva in carrozza, il vecchio cavallo barcollava e la vecchia carrozza dondolava come una barca su un mare agitato.

All'ora di pranzo vedevo spesso G.K.C. in un ristorante italiano di Fleet Street dove, con una bottiglia di porto vicina al gomito e un blocco per scarabocchiare, scriveva uno dei suoi articoli per il Daily News, ridacchiando allegramente su qualche potente paradosso che aveva appena preso forma nel suo cervello, totalmente inconsapevole di qualsiasi osservazione pubblica della sua allegria privata.

Sir Phillip Gibbs, Sunday Star (Washington DC), 22 luglio 1923.

domenica 3 novembre 2024

Un aforisma al giorno - Ricordiamoci di aver dimenticato.

Tutti abbiamo letto nei libri scientifici e, in realtà, in tutti i romanzi, la storia dell’uomo che ha dimenticato il proprio nome. Quest’uomo vagabonda per le strade notando e apprezzando ogni cosa; solo non ricorda chi è. Dunque, ogni uomo è quello della storia. Ogni uomo ha dimenticato chi è. Si può comprendere l’universo, ma non si riesce mai a capire il proprio io, che sembra più lontano delle stelle. Amerai il Signore Dio tuo, ma non conoscerai te stesso. Siamo tutti sottoposti alla stessa calamità mentale, abbiamo tutti dimenticato il nostro nome. Abbiamo dimenticato chi siamo realmente. Ciò che chiamiamo buonsenso, razionalità, praticità e positivismo significa solo che, in certi momenti della vita particolarmente piatti e privi di entusiasmo, dimentichiamo anche di avere dimenticato. Tutto ciò che chiamiamo spirito, arte ed estasi significa soltanto che, per un terribile istante, ci ricordiamo di avere dimenticato. Tuttavia, anche se camminiamo per le strade (come l’uomo senza memoria del racconto) con una specie di ottusa ammirazione, si tratta pur sempre di ammirazione. Non solo di ammirazione nel suo significato latino, ma anche nel suo senso inglese. La meraviglia contiene un positivo elemento di lode. Questa è la prossima pietra miliare da porre sicuramente lungo il nostro cammino nel paese delle fate.

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia.



sabato 2 novembre 2024

100 anni fa - Chesterton e lo spiritismo.

Gilbert, il mensile della Società Chestertoniana Americana, contiene una interessante rubrica intitolata "100 Years Ago" (Cento anni fa). Ne prendiamo a prestito il resoconto più recente, con gratitudine.

GKC tenne in quel periodo almeno una conferenza alla settimana in varie località dell'Inghilterra, tra cui Londra, Plymouth, Chiswick, High Wycombe (vicino casa sua, era la cittadina confinante) e Brighton. 

Due di queste conferenze riguardavano lo spiritismo. 

A settembre presentò un ex ecclesiastico anglicano di nome Charles Rouse, che mise in guardia dai pericoli di questa pratica occulta. In ottobre parlò dell'uso decisamente preoccupante dei bambini da parte degli spiritisti. 

A questa conferenza partecipò un misto di cattolici e spiritisti ostili, che un mese dopo organizzarono una conferenza a favore dello spiritismo. Il relatore era Arthur Conan Doyle.



venerdì 1 novembre 2024

Grande ritorno della Strenna Natalizia Chestertoniana e de La risurrezione di Roma!

 Cari Amici,

eccoci con la tradizionale Strenna Natalizia Chestertoniana

Come negli anni passati rilanciamo l'idea di regalare a Natale a tutti gli amici un libro di Chesterton offerto in edizione economicissima.

Insieme, la Casa Editrice Leardini, il Centro Missionario Francescano e la Società Chestertoniana Italiana, stanno per dare alle stampe "La Resurrezione di Roma" (224 pagine) tradotto da Umberta Mesina. Non vi era testo migliore in vista del Giubileo!

Il costo del pacco dono?
1 copia: € 17,00 spedizione compresa
2 copie: € 25,00 spedizione compresa
5 copie: 45,00 spedizione compresa
10 copie: € 80,00 spedizione compresa
20 copie: € 130,00 spedizione compresa
Sopra i 40 libri: € 5,00 a copia, spedizione compresa!

Il guadagno dell'iniziativa andrà a favore delle Missioni Francescane.

Prenotate entro il 20 novembre ESCLUSIVAMENTE a questo indirizzo: laperlapreziosa@libero.it (non usate altri canali!!!):

I libri vi arriveranno tramite corriere entro il 10 Dicembre.

Spargete la voce tra tutti i Chestertoniani di vostra conoscenza!!!

La Segreteria Volante

(Foto: Bruno Brunelli, Flickr)



È uscito Localism. Coming Home to Catholic Social Teaching, sul Distributismo.

È uscito da poco un volume collettaneo a cura di Dale Ahlquist e Michael Warren Davies, rispettivamente presidente della Society of G. K. Chesterton (la Società Chestertoniana Americana) e contributing editor del The American Conservative.

Dietro il tentativo, in verità non semplice, di dare un nuovo nome al Distributismo, si cela anche quello di rendere più "abbordabile" l'argomento di questo modo diverso e decisamente più fecondo ed umano di costruire società, ambienti, economia, contesti produttivi ed educativi. Il Distributismo è una bella sfida che cerca chiunque voglia accettarla dandogli corpo e volti precisi.

Per questo i curatori hanno cercato di dare voce sì ai migliori teorici della materia ma anche ai costruttori dei tentativi più maturi della filosofia socioeconomica di Chesterton, Belloc e soci.

Ne è uscito un'opera fatta a più voci e specchio di tante esperienze. Ci sono nomi illustri e vecchi amici, e tra di essi fanno capolino in primis uno dei nostri eroi più amati, John Kanu, ed il nostro presidente Marco Sermarini.

Ve lo segnaliamo perché è sicuramente un'occasione per avere molte conferme sulla bontà e l'attualità del Distributismo.



giovedì 31 ottobre 2024

Un Natale Distributista.



Quest'anno per i tuoi regali natalizi scegli di sostenere l'acquisto del nuovo terreno destinato alla nuova Scuola Libera Gilbert Keith Chesterton! 
 
Richiedi il catalogo
Oppure contatta i numeri:
Maria Chiara: 347 667 0988
Chiara: 345 930 3829
I nostri regali di Natale sono stati pensati e realizzati dai ragazzi della Compagnia dei Tipi Loschi del beato Pier Giorgio Frassati e gli alunni della Scuola G. K. Chesterton di San Benedetto del Tronto. Giovani amici che hanno scelto di spendere il proprio tempo libero del periodo pre-natalizio per mettere a frutto i propri talenti, il tutto a sostegno del Progetto Sottocolle.
Cos'è Sottocolle

Come sostenerci:

I tuoi regali natalizi fatti da noi
L'intero ricavato dalle vendite dei nostri cesti natalizi sarà devoluto al Progetto Sottocolle.

Partecipa ai nostri eventi

Partecipando ai nostri eventi (cene, spettacoli,ecc...) avrai l'occasione di sostenere il Porgetto Sottocolle, in quanto il ricavato viene interamente donato ad esso. Scopri gli eventi sulla pagina instagram e Facebook della Scuola Libera G.K.Chesterton.

Sostieni il lavoro distributista

Se non riesci ad acquistare i nostri cesti di Natale puoi sostenere il Progetto Sottocolle riducendo le spese per la produzione dei prodotti natalizi offrendoti di acquistare una parte delle materie prime impiegate.
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