martedì 15 agosto 2023

Oggi è la Solennità di Maria Santissima Assunta e allora parliamo della devozione cavalleresca di Chesterton verso la Madonna.

La statua di cui si parla è questa
e sta nella Chiesa parrocchiale cattolica
di Beaconsfield.


Da una parte parliamo, o meglio è Chesterton che parla, della statua che volle far collocare all'interno della Chiesa parrocchiale del suo paese (a cui destinò anche un lascito post mortem con cui furono costruite la vetrata dedicata a San Francesco d'Assisi e la cappella dei Martiri Inglesi), dall'altra del ruolo determinante della Madonna nella sua conversione al cattolicesimo (sull'argomento qui sul blog c'è molto, c'è anche un tag specifico e diversi post, non ultimo quello relativo al centenario della sua promessa di convertirsi, proprio a Brindisi, il giorno di Pasqua di centotré anni fa).

Buona festa a tutti!

Marco Sermarini


Ho sentito una storia in Irlanda, anni fa, che raccontava di come qualcuno avesse incontrato, tra i rifiuti rocciosi, una bella contadina che portava in grembo un bambino. E quando le fu chiesto il suo nome, lei rispose semplicemente: "Io sono la Madre di Dio, e questo è proprio Lui, ed è il ragazzo che tutti vorrete alla fine". Non ho mai dimenticato questa frase, e me la sono ricordata improvvisamente molto tempo dopo.

Stavo cercando un'immagine della Madonna che volevo donare alla nuova chiesa del nostro paese, e mi fu mostrata una quantità di esemplari molto belli e spesso costosi in uno dei negozi cattolici più famosi e alla moda di Londra... Ma in qualche modo mi sentivo esigente, per la prima volta in vita mia; e sentivo che un tipo era troppo convenzionale per essere autentico e l'altro troppo primitivo per essere popolare... e finii prosaicamente seguendo il padrone al piano superiore, dove c'era una specie di legnaia, piena di pacchi e di cose parzialmente disimballate, e mi sembrò improvvisamente che lei fosse lì, in mezzo a tavole e trucioli e segatura, in piedi nella falegnameria di Nazareth. Dissi qualcosa, e il proprietario rispose in modo piuttosto disinvolto: "Oh, è appena stata disimballata, non l'ho quasi guardata. Viene dall'Irlanda".

Era una contadina ed era una regina. Era scalza come qualsiasi ragazzina irlandese sulle colline; eppure non c'era nulla di puramente locale nella sua semplicità. Non ho mai saputo chi fosse l'artista e dubito che qualcuno lo sappia; so solo che è irlandese, e penso quasi che avrei dovuto saperlo senza che me lo dicessero. Conosco un uomo che cammina per chilometri e chilometri a intervalli regolari per rivisitare la nostra chiesa dove si trova l'immagine. Guarda attraverso la chiesetta con un'intensa serietà in cui c'è qualcosa di infinita giovinezza; e io a volte ho cominciato, come se avessi davvero sentito le parole pronunciate attraverso quel vuoto: "Io sono la Madre di Dio e questo è proprio Lui, ed è Lui il ragazzo che tutti vorrete alla fine".

Gilbert Keith Chesterton, Christendom in Dublin.


Ma se anche la figura (della Madonna) era distante, o era oscura e misteriosa o uno scandalo per i miei contemporanei o una sfida per me, non ho mai dubitato che quella figura fosse la figura della fede; che Ella impersonasse, come un essere umano completo già quando era solo umana, tutto ciò che questa Cosa aveva da dire all’umanità. Nell’istante in cui ricordavo la Chiesa Cattolica, ricordavo Lei; quando cercavo di dimenticare la Chiesa Cattolica, cercavo di dimenticare Lei; quando infine vidi ciò che era più nobile del mio destino, il più libero e il più difficile di tutti i miei atti di libertà, fu dinanzi a una sua piccola immagine, dorata e smagliante, nel porto di Brindisi che promisi che cosa avrei fatto se fossi ritornato in patria.

Gilbert Keith Chesterton, Il pozzo e le pozzanghere.

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