martedì 31 luglio 2012
Chesterton è attuale - Marche chestertoniane
«A casa, a notte tarda, apro di nuovo un volume di Chesterton, e guardate che trovo riguardo alle piccole località (del medioevo): se tanto ci lagniamo perché il patriottismo locale ci sembra una grande confusione, “dovrebbe sembrarci strano che circa i tre quarti dei più grandi uomini mai esistiti fossero originari di quelle piccole città. Staremo a vedere che cosa verrà fuori alla fine dalle nostre grandi città, che invero non hanno dato alcun segnale positivo da quando sono diventate grandi”. E ancora: “C’era più internazionalità in quelle terre costellate di piccole repubbliche di quanta non ce ne sia negli attuali grandi blocchi nazionali omogenei”».
L'articolo intero è in questo collegamento qui sotto:
Chesterton e Gandhi
(nella foto: un giovane Gandhi ai tempi della sua presenza in Sud Africa)
lunedì 30 luglio 2012
Un aforisma al giorno
domenica 29 luglio 2012
Un bell'articolo del nostro Stratford Caldecott
venerdì 27 luglio 2012
Chesterton, Michael Collins, l'Irlanda e la sua indipendenza
Chesterton e Sturzo
giovedì 26 luglio 2012
Chesterton ed Angelo Crespi (1877 - 1948)
mercoledì 25 luglio 2012
Un aforisma al giorno
Qui invece trovate quella di GKC!
La voce di Belloc
Il collegamento che vedete qui sopra riguarda la poesia The Winged Horse (Il Cavallo Alato) di Hilaire Belloc.
Qui troverete il testo ed anche -udite, udite!- una spettacolare registrazione di una lettura cantata della poesia da parte dello stesso Belloc.
Il sito riporta le poesie di autori britannici, ma curiosamente Belloc viene catalogato tra i poeti provenienti da "rest of the world" (cioè dal resto del mondo)... Mah!
Il sito presenta una colpevole omissione: il nostro Gilbert!
Troverete anche Ezra Pound, William Butler Yeats, W. H. Auden, Rudyard Kipling, Seamus Heaney e tanti altri.
Intanto abbiamo segnalato questa grave carenza ed anche dove trovare la voce di GKC. Chi frequenta il blog sa tutto!
lunedì 23 luglio 2012
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno (particolarmente bello e vero)
Buone notizie - Una ragazza down di è laureata (pensate a quanti bimbi down vengono abortiti…)
Chiara Birilli, ragazza down, si è laureata
Una vittoria di civiltà a fronte di tanti bambini down che non vengono fatti nascere
di Antonio Gaspari
ROMA, sabato, 21 luglio 2012 (ZENIT.org).- Giovedì 19 luglio, Chiara Birilli, una ragazza down di 26 anni, si è laureata in Economia e Commercio presso l'Università di Cassino.
Si tratta di una buona e grande notizia, perché Chiara ha mostrato al mondo che la diversità arricchisce l'umanità e che non è vero che i down sono meno intelligenti.
Chiara ha discusso la tesi su "Il valore di un corretto posizionamento di marca nel tempo: i casi Coca Cola e Nutella" in maniera brillante.
Con votazione ottanta su cento è tra le prime persone in Italia affette dalla sindrome di Down a raggiungere la laurea.
Il prof. Raffaele Trequattrini, presidente della Commissione ha detto che "Il suo lavoro è stato molto apprezzato".
Il relatore Dottor Marcello Sansone ha parlato di una "Tesi molto interessante, ha prodotto un lavoro qualitativo di profilo molto alto".
Il rettore dell'Università Ciro Attaianese ha sottolineato a "ll Messaggero" che "L'Ateneo da sempre si è contraddistinto e lavora per fare in modo che le disabilità non siano diversità. Noi proviamo a venire incontro a tutti, affinchè‚ tutti possano raggiungere gli stessi risultati. È questo un elemento di grande civiltà".
Le cronache locali raccontano di un grande entusiasmo intorno a questo evento.
Lei, Chiara Birillila ha spiegato di aver dedicato la tesi alla sua famiglia, "ai miei genitori, a mia sorella, ai miei nonni e soprattutto ai nonni morti perché visto che non sono con noi gli ho sentiti ancora più vicini".
La mamma Lucia ha detto a "Il Messaggero": "E stata bravissima, avevo il cuore in gola mentre parlava. Abbiamo lottato tanto, ma ora quello che desidero è che lei possa continuare sempre così".
Il papà Alfredo ha raccontato che il giorno precedente alla discussione della tesi "la strada che portava a Cassino, non era mai sembrata cosi lunga, lo stomaco chiuso, le parole che non uscivano dalla bocca".
"Il tragitto sembrava lunghissimo – ha continuato - quando siamo partiti eravamo emozionantissimi, ma ora la felicità è tanta, è il giorno di Chiara, è la sua vittoria e le auguro che sia il principio di un grande inizio".
Ad assistere alla discussione della tesi anche la nonna Concetta, che con orgoglio ha detto "quella è mia nipote sono sempre stata contenta della sua scelta di studiare e quando mia figlia mi ha detto che era arrivato il giorno della laurea ho toccato il celo con un dito, mia nipote è forte e andrà avanti".
sabato 21 luglio 2012
Gialli, donne, Chesterton...
venerdì 20 luglio 2012
Un aforisma al giorno
giovedì 19 luglio 2012
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
La Chesterton Library di Oxford
mercoledì 18 luglio 2012
Un aforisma al giorno
martedì 17 luglio 2012
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
I Fantasmi di Padre Brown
allego alcune foto e link ai video fatti durante lo spettacolo "I Fantasmi di Padre Brown", andato in scena a Reggio Emilia l'1,2,3 giugno (di cui l'ultima replica durante il terremoto).
(La Compagnia Fucina Pacis della parrocchia di Regina Pacis ha prodotto anche una versione teatrale de Le Lettere di Berlicche, di cui trovate l'intero video su youtube.)
Spero che vi possa interessare.
Nel caso, restiamo disponibili a replicare un po' dappertutto.
Grazie, cordiali saluti!
link:
i fantasmi di padre brown venerdì 1 6 12 signor XL
i fantasmi di padre brown sabato sera 2 6 12 il giallo
i fantasmi di padre brown sabato sera 2 6 12 gideon wise
i fantasmi di padre brown sabato sera 2 6 12 exmoor
i fantasmi di padre brown - domenica pomeriggio 3-6-12 - il giornalismo.mp4
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Matteo De Benedittis
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Società Chestertoniana Italiana
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"Quando vale la pena di fare una cosa, vale la pena di farla male".
lunedì 16 luglio 2012
Ancora sulle questioni di cui ci parlava Gianfranco Amato
Minosse e spread, serve un tuffo chestertoniano per non sentirsi pesce fuor d'acqua
Leggi di Più: Minosse e Spread, cosa direbbe Chesterton | Tempi.it
domenica 15 luglio 2012
Google lancia la sua campagna pro gay
(di Gianfranco Amato) Sabato scorso, 9 luglio 2012, al più importante raduno mondiale della comunità LGBT (Global LGBT Workplace Summit) tenutosi –non a caso – a Londra, il colosso informatico Google ha lanciato una personale campagna pro-gay intitolata Legalize Love. Il comunicato ufficiale che annuncia l'evento ha un titolo emblematico: «I diritti LGBT sono diritti umani». Anche l'incipit non scherza: «Noi di Google siamo orgogliosi di essere riconosciuti come leader nella lotta per i diritti della comunità LGBT, anche se c'è ancora molta strada da percorrere in quella direzione».
Legalize Love rappresenta una tappa di tale percorso. Lo scopo ufficiale dell'iniziativa sarebbe quello di promuovere condizioni più sicure per i dipendenti LGBT di Google che si trovano ad operare nelle settanta sedi sparsi in tutto il mondo, e particolarmente in quelle nazioni ove sono in vigore legislazioni considerate omofobe.
In realtà si tratta di una potente azione di propaganda ideologica in favore delle lobby omosessuali. Nel comunicato, del resto, Google non ne fa un mistero. Viene, infatti, ricordata la lunga tradizione di sostegno a tutti iGay Pride celebrati nel mondo, compresi, ovviamente, quelli di quest'anno, in cui più di 1.500 Googler (così si chiamano i collaboratori di Google) hanno marciato, tra l'altro, anche a Boston, Chicago, New York, San Francisco, San Paolo, Tel Aviv e Varsavia.
Al World Pride di Londra, invece, hanno partecipato tutti i Gaygler (così si chiamano i collaboratori orgogliosamente gay di Google) provenienti da una dozzina di nazioni. Ma il sostegno non si limita certo alla variopinte parate. Sempre nel comunicato, Google rivendica con orgoglio anche il fatto di aver organizzato numerose attività con lo scopo di "educare" la comunità internazionale sui diritti e l'integrazione LGBT, attraverso seminari, conferenze, training svolti presso le sue sedi. Segue un lungo e dettagliato elenco.
Un dato interessante per comprendere la potenza di fuoco finanziaria che sta dietro questa macchina di propaganda, è quello relativo alle società multinazionali che hanno sottoscritto una partnership con Google per essere coinvolti nella campagna Legalize Love. Basta citare due nomi per tutti: Citigroup, la più grande azienda di servizi finanziari del mondo, e Ernst & Young, una delle "Big Four", ovvero una della quattro maggiori reti societarie a livello internazionale che si occupa dei servizi professionali alle imprese (revisione di bilancio, consulenza aziendale, finanziaria, fiscale e legale).
Non tutti i discriminati sparsi sulla Terra, purtroppo, possono vantare simili amici e sponsor. Ne sanno qualcosa i 200.000 cristiani discriminati in Arabia Saudita, Bangladesh, Egitto, India, Cina, Uzbekistan, Eritrea, Nigeria, Vietnam, Yemen e Corea del Nord. Per loro Google non ha ritenuto di organizzare alcuna campagna.
In realtà il coacervo di interessi che sta dietro il più grande Motore di Ricerca della Rete sembra essere attratto solo dai temi che possono definirsi politicamente corretti. Questa di Legalize Love, infatti, non è la prima incursione di Google nel terreno incoerente ed insensato della political correctness. Ricordo, infatti, che quattro anni fa, nell'aprile 2008, affiancai gli amici di The Christian Institute, organizzazione britannica pro-life, nella battaglia legale intentata proprio contro Google a causa del suo rifiuto di pubblicare un comunicato in tema di aborto.
Il gigante di Internet si oppose alla pubblicazione sull'assunto che la sua politica editoriale non riteneva opportuna la diffusione nei siti web di comunicati che «correlassero il tema dell'aborto a considerazioni di natura religiosa». The Christian Institute incaricò i propri legali di promuovere un'azione giudiziaria contro Google sulla base della violazione dell'Equality Act, la legge britannica del 2006 che vieta ogni forma di discriminazione religiosa.
In quell'occasione fu davvero paradossale constatare come Google, che da sempre si proclama impegnato nella diffusione degli ideali di libertà di pensiero e di libero scambio di idee, abbia censurato il comunicato in questione definendone il contenuto «inaccettabile». A seguito di quell'azione giudiziaria, Google concluse una transazione stragiudiziale e accettò di rivedere la propria posizione, autorizzando The Christian Institute e ogni altra associazione religiosa a pubblicare comunicati connessi alle proprie finalità associative in tema di aborto.
Si è dovuto ricorrere ai magistrati per ottenere quel risultato, e per far applicare una legge antidiscriminatoria nei confronti di chi oggi pretende di combattere ogni forma di discriminazione verso gli omosessuali. Le solite immancabili contraddizioni del politically correct.
L'economia politica del distributismo
sabato 14 luglio 2012
Annalisa Teggi risponde a Kris 50 su Chaucer
giovedì 12 luglio 2012
Ecco cosa dice Annalisa Teggi sull'ultima fatica traduttiva, il Chaucer
Ecco cosa ci dice Annalisa in proposito:
L'ultima pubblicazione chestertoniana di Lindau: Il racconto del mondo - Chaucer e il medioevo
Qualche assaggio dal libro...
L’introduzione di G.K.Chesterton
Capitolo 1