mercoledì 31 gennaio 2018
L'imputato - A chi tocca cambiare il mondo?
Un aforisma al giorno
I monasteri furono le aziende più pratiche e i più prosperi esperimenti di ricostruzione dopo il diluvio barbarico; gli umili ereditarono davvero la terra.
martedì 30 gennaio 2018
Da La Stampa - Chesterton, profeta della decrescita felice - di Andrea Colombo
domenica 28 gennaio 2018
sabato 27 gennaio 2018
venerdì 26 gennaio 2018
Un aforisma al giorno - Un pianeta di miracoli.
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
martedì 23 gennaio 2018
Un aforisma al giorno
L'uomo non vive di solo sapone.
lunedì 22 gennaio 2018
La storia del "G. K.'s Weekly" di Chesterton raccontata da padre Brocard Sewell
padre Brocard Sewell |
Un aforisma al giorno
domenica 21 gennaio 2018
Un aforisma al giorno
Un aforisma al giorno
venerdì 19 gennaio 2018
Un aforisma insostituibile al giorno
G. K. Chesterton (@GKCdaily) | |
When we step into the family, by being born, we step into a world which is incalculable, into a world which has its own strange laws, into a world which could do without us, into a world that we have not made. In other words, when we step into the family we step into a fairytale.
Gilbert Keith Chesterton, Heretics
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Un aforisma meraviglioso al giorno
G. K. Chesterton (@GKCdaily) | |
The only perfect pleasure in life is the pleasure of fighting for something in which one passionately believes.
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The Catholic priest who was Robert Louis Stevenson’s spiritual father | CatholicHerald.co.uk | Stevenson e padre Damiano De Veuster
http://www.catholicherald.co.uk/commentandblogs/2018/01/19/the-catholic-priest-who-was-robert-louis-stevensons-spiritual-father/
Dalla poesia ad un'altra poesia, la Scuola Chesterton che vi chiede aiuto!
http://scuolachesterton.org/index.php/donazioni/
giovedì 18 gennaio 2018
Leggendo Shakespeare, di Gilbert Keith Chesterton - Intanto ecco la copertina...
What has the BBC done to Father Brown? | CatholicHerald.co.uk
http://catholicherald.co.uk/issues/january-19th-2018/what-has-the-bbc%E2%80%88done-to-father-brown/
mercoledì 17 gennaio 2018
Fede & Rivoluzione
Per i nostri progetti titanici di fede e rivoluzione, tutto ciò di cui abbiamo bisogno non è una fredda accettazione del mondo come un compromesso.
Per i nostri progetti titanici di fede e rivoluzione, tutto ciò di cui abbiamo bisogno non è una fredda accettazione del mondo come un compromesso.
Per i nostri progetti titanici di fede e rivoluzione, tutto ciò di cui abbiamo bisogno non è una fredda accettazione del mondo come un compromesso
martedì 16 gennaio 2018
L'Eden del Medioevo - di Fabio Trevisan (da Riscossa Cristiana)
''L'Eden del Medioevo era davvero un giardino, dove ognuno dei fiori di Dio –verità e bellezza e ragione- fioriva…L'Eden del progresso moderno è un orto di casa".
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Nel saggio letterario su Robert Browning (1812-1889) del 1903, Chesterton sin dal primo capitolo perorava l'età medioevale quale baluardo della ragione contro il razionalismo moderno (che rappresentava la decadenza ideologica della logica), come rinveniva in particolare nel Paracelsus di Browning: "Nel personaggio di Paracelso, Browning desiderava raffigurare i pericoli e le delusioni che attendono l'uomo che crede solo nell'intelletto. Desiderava illustrare la caduta del logico".
Credo che sia abbastanza semplice collegare questo pensiero a ciò che Chesterton esprimerà successivamente e paradossalmente in Ortodossia del 1908: "Il pazzo non è colui che ha perso la ragione ma quello che ha perso tutto, tranne la ragione". Uno dei bersagli favoriti di Chesterton era infatti la "testa" del logico, del razionalista, tanto che il personaggio di Innocent Smith nel romanzo Uomovivo era raffigurato appunto con una testa piccola e sproporzionata rispetto al resto del corpo. Il bersaglio era quindi il razionalismo dell'età moderna e la salvaguardia della logica medioevale: "La tradizione del Medioevo è il periodo più interamente e perfino dolorosamente logico che il mondo abbia mai conosciuto". Chesterton, anche nei saggi letterari, continuava a porre a confronto la tradizione medioevale all'età moderna e desiderava difendere la logica dalle accuse ingiuste e ingiustificate: "La vita moderna accusa la tradizione medioevale di stritolare l'intelletto; Browning accusa quella tradizione di glorificarlo oltre misura". Inutile dire da quale parte stesse Chesterton in quella disputa "intellettuale".
Alcuni appassionati chestertoniani ritengono, come il sottoscritto, che i saggi letterari di Chesterton su Dickens, Blake, Browning, Chaucer, Shakespeare e altri costituiscono le opere più significative, più profonde del grande scrittore inglese. Chesterton infatti non era soltanto un avido lettore (in alcune biografie su di lui si parla che avesse letto più di 10.000 libri) ma un cultore fine di letteratura, che amava approfondire tutte le questioni più controverse nell'interpretazione delle poesie e dell'intera opera di ogni singolo autore che trattava. Si scontrava spesso con opinioni parziali e riduttive che osteggiava con la sua competenza, diremmo oggi, "professionale". Partiva sempre da ciò che pensavano gli altri, dimostrandone le lacune e presentando un suo concetto di insieme che sovente sbalordiva e induceva alla riflessione e alla ponderatezza, come nel caso dell'interpretazione di Browning: "L'intera nostra opinione su Browning è destinata ad essere del tutto differente, e io ritengo del tutto falsa, se partiamo dall'idea che egli fosse ciò che i francesi chiamano "un intellettuale"…la sua concezione di sé non fu mai quella dell'intellettuale. Piuttosto si considerava un gagliardo e tenace combattente".
Tenendo ferme le categorie di "intellettuale" (della modernità) e di "combattente" (della tradizione medioevale) è deducibile da quale parte stessero Browning e Chesterton. Chesterton vedeva e amava in Browning tutta quella poesia del quotidiano che lo avrebbe ispirato nella realizzazione di alcune sue opere di quel periodo di inizio '900, come ad esempio il saggio "The Defendant" oppure "Il Club dei mestieri stravaganti": L'immaginario di questi poemi consiste, se ci è consentito gettare un rapido sguardo alla poesia d'amore di Browning, di strade suburbane, pagliette, rastrelli da giardino, bottiglie di medicinali, pianoforti, persiane, turaccioli bruciati, pellicce alla moda. Ma con questo metodo nuovo egli espresse pienamente il vero essenziale…la poesia d'amore di Browning è la più squisita poesia d'amore del mondo". Robert Browning riportava quindi Chesterton a quell'Eden da cui Adamo ed Eva erano stati scacciati, alla constatazione della caduta del peccato originale e a quella santa nostalgia del pellegrino cristiano che venne descritta nelle Avventure di un uomo vivo.
Quella "tradizione della Caduta" (così ben rimarcata in Ortodossia) si innestava nella tradizione medioevale a tal punto da rinvenire nell'Eden del Medioevo un giardino, dove ognuno dei fiori di Dio – verità e bellezza e ragione – fioriva e ognuno aveva il proprio nome.
lunedì 15 gennaio 2018
domenica 14 gennaio 2018
Un aforisma al giorno
G. K. Chesterton (@GKCdaily) | |
Can you hate the world enough to change it, and yet love it enough to think it worth changing?
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Un aforisma al giorno
mercoledì 10 gennaio 2018
lunedì 8 gennaio 2018
domenica 7 gennaio 2018
venerdì 5 gennaio 2018
Un aforisma al giorno
giovedì 4 gennaio 2018
Un aforisma (rivoluzionario) al giorno
È abbastanza vero che ogni uomo deve avere un colpo di genio, perché ha solo un colpo in canna – e viene gettato nudo nella battaglia. La pretesa del mondo bussa direttamente alla sua porta. In breve (come suggerisce il libro del Successo) egli deve dare "il suo meglio", e quanta poca parte di lui è "il suo meglio"! Il suo "discreto" è spesso molto meglio. Se è il primo violino, allora è costretto a suonare per sempre, dimenticandosi che è una gradevole e buona cornamusa, una bella e discreta stecca da biliardo, un fioretto, una penna a sfera, una partita a bridge, una pistola e un'immagine di Dio.
Un aforisma al giorno (oggi più vero che mai)
mercoledì 3 gennaio 2018
Un aforisma al giorno
lunedì 1 gennaio 2018
Un aforisma al giorno (amici per sempre)
Sono davvero il fantasma di Shakespeare? E posso venire per il tè?