sabato 31 agosto 2013
venerdì 30 agosto 2013
giovedì 29 agosto 2013
Paolo Gulisano sugli scout inglesi molto politicamente corretti.
GLI SCOUT CANCELLANO DIO DAL GIURAMENTO
Intervista al nostro Paolo Gulisano sulla santità di Chesterton - da L'Ancora
Perché Chesterton potrebbe diventare presto beato?
Intervista a Paolo Gulisano, massimo esperto di cultura e letteratura anglosassone, autore della biografia su G.K.C., "Chesterton e Belloc apologia e profezia" (ed. Ancora)
Di Nicola Rosetti
RIMINI, 20 Agosto 2013 (Zenit.org, Àncora Online) - Lo scrittore inglese Gilbert Keith Chesterton sta godendo negli ultimi anni di una grande fama in Italia, dopo anni di ingiusto oblio: sono state ristampate molte sue opere, il Meeting di Rimini gli sta dedicando in questi giorni una mostra, ma soprattutto, il principe del paradosso potrebbe presto salire agli onori dell'altare. È infatti di pochi giorni fa la notizia che il vescovo britannico Peter John Haworth Doyle ha nominato un chierico per iniziare la fase diocesana per la causa di beatificazione. Per approfondire l'argomento, abbiamo intervistato il dott. Paolo Gulisano, uno dei massimi esperti di cultura e letteratura anglosassone, autore di una biografia di Chesterton (Chesterton e Belloc – apologia e profezia, ed. Ancora) e di un romanzo di fantastoria in cui riprende le avventure di Padre Brown (Il destino di Padre Brown, edit. Sugarco).
***
Dottore, una notizia che ha fatto gioire tutti gli appassionati di Chesterton. Quando nella chiesa si è iniziato a parlare della possibilità di elevare lo scrittore inglese alla gloria degli altari?
Gulisano: Gilbert Keith Chesterton durante la sua vita aveva dato modo di testimoniare con grande chiarezza le sue straordinarie virtù cristiane, che suscitavano l'ammirazione anche di chi era lontano dalla fede. Il primo a parlare di queste virtù come un segno di santità di vita fu l'amico padre Vincent McNabb, domenicano irlandese trapiantato in Inghilterra che di Chesterton fu maestro e amico. Nel 1986, in occasione del cinquantenario della morte, l'allora Arcivescovo di Toronto, il cardinale Gerald Emmet Carter, grande ammiratore dello scrittore inglese, disse che Gilbert aveva vissuto una vera santità laicale, che aveva esercitato un autentico ruolo profetico nella Chiesa e nel mondo. Il cardinale non fece mistero del fatto che – fosse stato per lui- si sarebbe dovuta aprire la causa di beatificazione. Le sue parole vennero riprese in Inghilterra dallo storico Scarisbrick, che chiese pubblicamente di prendere in considerazione questa ipotesi, e di iniziare un lavoro preparatorio in tal senso, come la raccolta di documentazione relativa alle sue virtù. Un lavoro che ha ricevuto l'entusiastico sostegno di migliaia di lettori e cultori di Gilbert, in particolare negli Stati Uniti dove la sua popolarità è sempre stata altissima. Non è un caso che la notizia della disponibilità del Vescovo di Northampton (la diocesi inglese dove Chesterton visse gran parte della sua vita e dove è sepolto, nel villaggio di Beaconsfield) è stata data in America da parte del Presidente della Chesterton Society Dale Ahlquist. Ma gli Stati Uniti non sono il solo paese dove la causa di Chesterton è appassionatamente sostenuta: all'Inghilterra e all'Irlanda si devono aggiungere anche l'Italia e l'Argentina, dove un ruolo di supporter di Gilbert è stato svolto per anni dall'Arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio, un prelato dalle caratteristiche decisamente chestertoniane!
Chesterton è indubbiamente un grande scrittore, cosa secondo lei potrebbe far scattare la molla per farlo entrare nella folta compagine dei Santi? Quali sono le sue peculiari virtù?
Gulisano: Chesterton si era assunto un compito, nella sua vita, di scrittore, di giornalista, di uomo: amare e testimoniare la Verità. Si era assunto il compito di interpretare le cose divine, per tradurle con immagini piane e linguaggio comune. Dimostrò che con la letteratura e la saggistica si può essere apostoli e profeti, riportando gli uomini al gusto delle cose belle e della verità. Inoltre indicò sempre – a chi lo leggeva e a chi lo incontrava- la prospettiva affascinante della santità. Una santità intensamente cercata, voluta, desiderata. La sua arte fu quella di appassionare a cose belle, di stupire con la fantasia, di divertire con l'umorismo, di formare con la storia, di destare le coscienze con il giornalismo e la politica, ma la sua missione suprema fu quella di adoperarsi per guadagnare anime a Dio, dal momento che non c'è cosa più santa al mondo che cooperare al bene delle anime, per la cui salvezza Gesù Cristo venne nel mondo.
Chesterton Beato. Come le suona questa cosa? La sua figura sarebbe atipica in mezzo a quella di tanti altri beati?
Gulisano: Direi di no: si collocherebbe in una specifica categoria di santi che è quella dei Confessori della Fede, una categoria antica quanto la Chiesa e preziosissima, quanto i Martiri, i Taumaturghi, i Mistici e così via. Chesterton è un modello, un testimone della Fede importantissimo in un'epoca come la nostra dove occorre porre mano ad un'opera di rievangelizzazione di paesi e culture scristianizzate. Chesterton vide profeticamente le prime avvisaglie di questo processo, e si era preoccupato in primo luogo di riportare gli uomini al buon senso, e lo aveva fatto con un uso magistrale del paradosso, poiché la sua utilità sta nel risvegliare la mente. Aveva fatto uso dell'umorismo, perché la risata e l'allegria sono vantaggi che non possono e non devono essere concessi ai nemici della Fede, i quali, più che al buon umore, puntano al sarcasmo, a deridere piuttosto che a sorridere. "Alla gente piace ridere spesso – aveva scritto – ma non credo che piaccia un sorriso continuo. L'allegria priva di umorismo è molto fastidiosa".
Chesterton nella sua brillante carriera non ha disdegnato il genere polemico. Secondo lei, questa caratteristica della sua produzione potrebbe essere di intralcio per il riconoscimento della sua santità?
Gulisano: Assolutamente no. Chesterton non offese mai nessuno nel corso della sua carriera pubblicistica. Per lui – come per il suo grande amico e sodale di tante battaglie culturali Hilaire Belloc, il cristianesimo si fa cultura e non diventa subalterno al mondo, ma lo cambia e lo migliora. Il tutto, e questo è l'aspetto più affascinante dei due, senza asprezze, senza conflittualità. E' l'apologetica dell'amore, che non cerca lo scontro ma l'incontro, è la difesa della Verità nella Carità. Chesterton mostrò come si testimonia la fede in una società ad essa largamente indifferente, non solo non più cattolica, ma nemmeno più cristiana. Fu un'apologetica che si avvaleva del sorriso dell'innocenza e dei paradossi che smascherano le menzogne, grandi e piccole.
Qual è secondo lei il più significativo contributo che l'intellettuale Chesterton ha portato portato nel pensiero occidentale?
Gulisano L'approfondimento teorico, ma soprattutto pratico, dell'etica delle virtù. Da questo punto di vista Chesterton ha rinnovato l'aristotelismo, applicandolo ai problemi della modernità. E' riuscito inoltre ad offrire un pensiero cristiano dove il ragionamento tomista si coniuga a meraviglia con la fantasia e la creatività francescana. Così egli ci invita a salvaguardare il buon uso della ragione, e allo stesso tempo a godere della bontà e della bellezza del Creato e a gioire di esso come fanno i bambini.
Lei come si è avvicinato a questo autore?
Gulisano: Grazie ad uno dei suoi personaggi più celebri: Padre Brown. Cominciai da ragazzo a leggere le avventure di questo prete detective, che mi affascinava per il suo acume e la sua bontà, e pensai che Padre Brown era il prete ideale da incontrare, da avere per confessore e per amico. Non un semplice Sherlock Holmes con la tonaca, ma un vero e proprio investigatore del Mistero che ti prende per mano e ti accompagna alla scoperta della Verità. In seguito poi ebbi modo di leggere tutto Chesterton, e di trovare in lui un maestro e un amico, sia nella saggistica che nella narrativa.
Qual è l'opera di Chesterton che maggiormente la affascina?
Gulisano: C'è un'opera in cui Chesterton testimonia in modo straordinario la possibilità di affrontare il mondo, qui e ora, senza alcuna paura, un'opera in cui traspare la sua fede ragionevole e il suo umorismo buono, un'opera la cui lettura costituisce una vera e propria medicina per l'anima, ed è La sfera e la croce. Qui Chesterton ha davvero sintetizzato il suo pensiero e le sue virtù.
Chesterton è autore di centinaia di aforismi. Se ne dovesse scegliere uno su tutti, quale preferirebbe?
Gulisano: Non ho dubbi: "Sapete perché gli Angeli volano? Perché si prendono alla leggera!"
mercoledì 28 agosto 2013
martedì 27 agosto 2013
Dopo il Meeting di Rimini, tra missioni compiute ed incompiute e santità di Chesterton
Pump Street è la via di Notting Hill per cui Adam Wayne, il protagonista del romanzo di G. K. Chesterton "Il Napoleone di Notting Hill", scatena la sua lotta senza quartiere.
Ecco come la descrive Chesterton: "Se Notting Hill era il cuore dell'universo, e Pump Street era il cuore di Notting Hill, questo era il cuore di Pump Street". Il cuore di Pump Street erano cinque bottegucce che il Big Business di una speculazione senza senso voleva togliere di mezzo, ma quella era la via dove Adam Wayne era nato, era cresciuto e si era innamorato...
Pump Street è un'iniziativa distributista perché nata dalla collaborazione di alcuni giovani cooperatori della Hobbit con la Società Chestertoniana Italiana, basata sul lavoro e dalle idee di chi la fa e che vuole far conoscere al mondo le idee sociali e politiche di Chesterton.
Chi acquista da Pump Street sostiene il distributismo, Chesterton e i suoi amici e soprattutto il mondo bello che vogliamo edificare insieme.
L'idea è di aiutare tutti quelli che credono nel distributismo e di farlo conoscere nel mondo.
5) Siamo disponibili ad andare in giro a presentare la mostra, a parlare di Chesterton e tante altre cose perché, come dice il nostro amico Aidan Mackey, siamo "merciless propagandists".
domenica 25 agosto 2013
venerdì 23 agosto 2013
Enrico Tamburrini dice: missione compiuta. Ma...
Grazie, Enrico, ma la missione non è ancora compiuta: lo sarà quando tutti avranno scoperto e amato il distributismo di Chesterton, cioè le idee sociali della tradizione della Chiesa Cattolica.
Siamo solo all'inizio.
È comunque bello e rallegra vedere migliaia di persone in fila per Chesterton e centinaia stipati in una sala per sentirsi dire che siamo tutti vivi e che la vita è la più bella delle avventure e che la prima lotta è mantenersi svegli e che la seconda è per l'ortodossia contro l'eresia.
Ora battiamo il ferro, amici, e andiamo.
Performance dell'Uomo Vivo...
Un servizio (in inglese) sulla birra Nursia, la birra dei Monaci più chestertoniani della terra, i Monaci di Norcia!
Questo servizio è molto bello e vi invitiamo a guardarlo, ma soprattutto vi invitiamo a leggere Chesterton sorseggiando un bel bicchierone della loro ottima birra, e ad andarli a trovare a Norcia: troverete tante cose belle e buone ma soprattutto la loro amicizia e la tradizione della Chiesa Cattolica, invincibile e indistruttibile.
giovedì 22 agosto 2013
Perché, secondo Dale Ahlquist e padre Bob Wild, Chesterton sarà santo
Inviato da iPhone
mercoledì 21 agosto 2013
Oggi grande vittoria di GKC al Meeting di Rimini
Grande!
martedì 20 agosto 2013
Tweet da Soc Chestertoniana (@Sochest)
Soc Chestertoniana (@Sochest) | |
Domani @MeetingRimini h 11.15 Pad. A3 Spazio Eni Caffè Letterario UOMOvivo con M. Sermarini, @AlisaTeggi e G. Garafulich @EdizioniLindau |
lunedì 19 agosto 2013
domenica 18 agosto 2013
Per chi vuole vedere la mostra di GKC: affrettatevi!
sabato 17 agosto 2013
Scusate, nell'articolo di Caldecott si parla anche di noi e di John Kanu...
venerdì 16 agosto 2013
Un aforisma al giorno - Gratitudine
La Società Chestertoniana al Meeting di Rimini, Pump Street e altro ancora
giovedì 15 agosto 2013
mercoledì 14 agosto 2013
I reduci del servizio estivo premiati con una splendida maglietta di GKC
Ognuno di loro è stato ricompensato con una bella maglietta con una frase di Chesterton (ci tenevano tanto! Le considerano bellissime anche per quello che c'è scritto e per chi l'ha scritto!) e con bellissimo GRAZIE!
Le magliette le troverete al Meeting di Rimini e presto su
www.pumpstreet.it
il negozio distributista degli uomini liberi!
Una segnalazione dagli amici chestertoniani brasiliani sulla santità di GKC
Biógrafo de Chesterton Escreve sobre a Possível Santificação do Apóstolo do Senso Comum.
http://thyselfolord.blogspot.com/2013/08/biografo-de-chesterton-escreve-sobre.html
Adesso in Inghilterra obbligheranno anche le chiese a celebrare le nozze gay - questo ditelo a quelli che, da cattolici, cercano i compromessi sulla legge sull'omofobia...
martedì 13 agosto 2013
Un aforisma al giorno
lunedì 12 agosto 2013
sabato 10 agosto 2013
venerdì 9 agosto 2013
giovedì 8 agosto 2013
Un aforisma al giorno - Pump Street
Gilbert Keith Chesterton, Il Napoleone di Notting Hill
Da Tempi (che riprende Antonio Gaspari su Zenit) la notizia già da noi annunciata dell'apertura delle indagini per la causa di beatificazione di GKC
Un aforisma al giorno
G. K. Chesterton, Il Napoleone di Notting Hill
martedì 6 agosto 2013
Da Annalisa Teggi (grazie mille!) una lettera di GKC a Frances, tratta dalla biografia di Maisie Ward
"Credo che questa sia ciò che si definisce una deliziosa sera estiva. Dire che fa caldo sarebbe una banalità assoluta, come se la dicessero tra loro Satana e Belzebù.
Se esiste il blu d'acciaio incandescente, è perfetto per descrivere il cielo di stasera. Non riesco a trattenermi dall'immaginare una fiaba folle in cui l'intero cosmo sia come un calderone bollente, con sotto le fiamme del Purgatorio, e credo che a breve avrò la soddisfazione di vedere delle montagne bollenti, delle città bollenti e delle stelle e una luna bollenti. Un'immagine tremenda. Eppure sono assolutamente felice, come mio solito. E dopo tutto, che abbiamo da obiettare al fatto di essere tutti bolliti? Le patate, ad esempio, sono più buone bollite che crude - perché dovremmo spaventarci di essere bolliti, assumendo nuove forme dentro questo calderone? Tutto ciò è un'allegoria.
Sono felice nel sentirti dire che, per usare le tue stesse parole, "è bello per noi essere qui" - cioè dove siamo ora. La stessa affermazione, se ricordo bene, fu fatta sulla montagna della Trasfigurazione. È uno di quei sermoni che ripeto sempre a me stesso, perché penso che quella frase di Pietro pronunciata di fronte a quella visione in quel momento straordinario, dovrebbe essere pronunciata da tutti noi, contemplando ogni cambiamento nel panorama di quella lunga Visione che chiamiamo vita - altre cose potremo dirle superficialmente, ma questa deve essere sempre presente al fondo. "È bello per noi essere qui... è bello per noi essere qui", ripeterlo eternamente".
Ciao
A.lisa
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Immagine: "@AmChestertonSoc: Describes the conference to a "t" " #Chesterton
"@AmChestertonSoc: Describes the conference to a "t" " #Chesterton
http://twitter.com/AmChestertonSoc/status/364448810228924417/photo/1
La predica della Messa al Terzo GK Chesterton Pilgrimage
Sermon For The 3rd Annual GK Chesterton Pilgrimage
http://ecumenicaldiablog.blogspot.com/2013/08/sermon-for-3rd-annual-gk-chesterton.html?m=1
lunedì 5 agosto 2013
domenica 4 agosto 2013
Domani La Manif pour tous Italia! Tutti a Roma!
Accenderemo fuochi per testimoniare che due più due fa quattro. Sguaineremo spade per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Non ci resterà quindi che difendere non solo le incredibili virtù e saggezze della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile: questo immenso, impossibile universo che ci guarda dritto negli occhi. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. (G.K. Chesterton)
A questo siamo chiamati in questo momento in cui la libertà di opinione e la famiglia vengono messe in discussione.
Sei invitato alla manifestazione che si terrà
il 5 Agosto 2013 dalle ore 19 alle ore 21
a Roma presso Piazza di Pietra.
Primo passo verso gli altari per l’intellettuale britannico convertito che con la sua fede colpì e ispirò molti “giganti” del secolo scorso. Da Lewis a Tolkien, da Dawson a Borges. «Anche Bergoglio si espresse favorevolmente»