"Credo che questa sia ciò che si definisce una deliziosa sera estiva. Dire che fa caldo sarebbe una banalità assoluta, come se la dicessero tra loro Satana e Belzebù.
Se esiste il blu d'acciaio incandescente, è perfetto per descrivere il cielo di stasera. Non riesco a trattenermi dall'immaginare una fiaba folle in cui l'intero cosmo sia come un calderone bollente, con sotto le fiamme del Purgatorio, e credo che a breve avrò la soddisfazione di vedere delle montagne bollenti, delle città bollenti e delle stelle e una luna bollenti. Un'immagine tremenda. Eppure sono assolutamente felice, come mio solito. E dopo tutto, che abbiamo da obiettare al fatto di essere tutti bolliti? Le patate, ad esempio, sono più buone bollite che crude - perché dovremmo spaventarci di essere bolliti, assumendo nuove forme dentro questo calderone? Tutto ciò è un'allegoria.
Sono felice nel sentirti dire che, per usare le tue stesse parole, "è bello per noi essere qui" - cioè dove siamo ora. La stessa affermazione, se ricordo bene, fu fatta sulla montagna della Trasfigurazione. È uno di quei sermoni che ripeto sempre a me stesso, perché penso che quella frase di Pietro pronunciata di fronte a quella visione in quel momento straordinario, dovrebbe essere pronunciata da tutti noi, contemplando ogni cambiamento nel panorama di quella lunga Visione che chiamiamo vita - altre cose potremo dirle superficialmente, ma questa deve essere sempre presente al fondo. "È bello per noi essere qui... è bello per noi essere qui", ripeterlo eternamente".
Ciao
A.lisa
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